ViaggiI binari senza tempo della «Rocchetta-Avellino»

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 I treni d’epoca tornano sulla tratta Avellino-Rocchetta attraversando le valli dell’Irpinia come un tempo. In occasione dello SponzFest 2017 di Calitri, il treno storico lo SponzFest Express” torna sui binari dell’Alta Irpinia, prolungando il suo viaggio fino alla stazione di Lioni.


Rete Ferroviaria Italiana- che ne dà notizia- ha infatti terminato in collaborazione con Regione Campania gli interventi di riqualificazione per la riapertura di ulteriori 37 chilometri della linea storica Avellino-Rocchetta, garantendo così l’esercizio ferroviario a fini turistici. I treni storici si aggiungeranno nelle giornate del 23, 26 e 27 agosto, in occasione dello “Sponz Fest” di Calitri, 
la kermesse artistica diretta da Vinicio Capossela e dedicata quest’anno proprio alla riapertura della storica linea ferroviaria.

 I passeggeri sperimenteranno il fascino delle storiche carrozze Centoporte – risalenti agli anni ’20 e ’30 e Corbellini – degli anni’50 o su una vettura di rappresentanza del 1903, recentemente restaurata, nota come ‘Grillo’, trainati da una locomotiva diesel degli anni 60 – potranno vivere l’esperienza di un viaggio indietro  nel tempo,  nel cuore verde dell’Irpinia.
Il primo treno partirà alle 8.50 dalla stazione di Foggia, con destinazione Rocchetta (9.45) e Lioni (12.10).

La linea Avellino–Rocchetta Sant’Antonio, inaugurata nel 1895 per volontà di Francesco De Sanctis, è lunga 120 km e attraversa le regioni Campania, Basilicata e Puglia, percorrendo le valli del Sabato, del Calore e dell’Ofanto e passando dai 217 metri sopra il livello del mare di Rocchetta ai  672 metri di Nusco.

Lungo il percorso si incontrano 31 stazioni, 58 tra viadotti e ponti metallici e 19 gallerie, manufatti di pregevole -e talvolta unico- valore architettonico e ingegneristico. “Un binario tanto tortuoso quanto affascinante e che ricama, inserendosi perfettamente nel verde del territorio, il cuore dell’Irpinia. Una ferrovia dei silenzi, per i paesaggi ampi e riposanti che offre dal finestrino del treno. Una grande opportunità turistica per questi territori e che meritava l’investimento da parte della Fondazione FS “, commenta il Direttore della Fondazione FS Italiane, Luigi Cantamessa.

Redazione Eolopress

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