CONVIVIOEnoturismo: oltre 10 milioni di arrivi nelle cantine italiane

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Con una spesa di oltre 2,5 miliardi di euro e oltre 10 milioni di arrivi nello scorso anno, che fanno pensare di poter toccare il tetto di 12 milioni di visite enoturistiche nel 2017, il settore dell’enoturismo continua a crescere. Il trend del “turismo del vino” registra una crescita lenta ma costante, come dimostrano i dati presentati alla Bit di Fiera Milano Rho da Città del Vino e Università di Salerno, che oggi siglano l’accordo con il movimento “Turismo del vino” e i 450 Comuni italiani a vocazione vitivinicola. 

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Nel XII Rapporto sul Turismo del Vino presentato a Rho, “il numero degli arrivi in cantina – afferma Floriano Zambon, presidente di Città del Vino – continua ad aumentare e il valore economico dell’enoturismo contribuisce sempre più alla ricchezza complessiva dell’Italia”.

Sono stati annunciati anche i nuovi grandi eventi dell’anno in corso: il programma di Conegliano-Valdobbiadene “Città Europea del Vino 2016” (oltre 150 eventi sul territorio), la nuova edizione del concorso enologico delle Città del Vino Europee “La Selezione del Sindaco”, in programma a L’Aquila dal 26 al 28 maggio 2016; e Calici di Stelle (in programma dal 6 al 14 agosto), organizzata dal Movimento Turismo del Vino in collaborazione con le Città del Vino nelle piazze di oltre 200 Comuni italiani. 

 

METODOLOGIA
La nuova indagine ha un’impostazione metodologica innovativa: ha preso come campione le cantine italiane, protagoniste dell’offerta enoturistica; le cantine sono state selezionate dal database di Città del Vino; il questionario è stato progettato da un gruppo di ricerca del corso di perfezionamento Universitario e aggiornamento culturale in Wine Business dell’Università degli Studi di Salerno ed è stato strutturato in sezioni/domande e testato su alcuni operatori del turismo del vino prima dell’indagine sul campo. Inoltre il questionario è stato concepito per essere completamente “online”, così da semplificare la compilazione dei campi, la correttezza delle risposte e il successivo allestimento del database. La metodologia così definita può essere considerata una Best Practice, grazie a un sistema d’indagine efficientemente replicabile in ricerche successive.

 

Hanno risposto all’indagine 80 cantine, la cui produzione complessiva vale circa 480mila ettolitri. Poiché in Italia nel 2014 sono stati prodotti 44,7 milioni di ettolitri il campione rappresenta l’1% (per difetto) del panorama enologico italiano. Assumendo che possa esserci con tutte le limitazioni del caso un legame proporzionale tra produzione (variabile proxy) e servizio enoturistico (variabile indagata) i valori emersi dal campione sono moltiplicati per 100 per ottenere una stima nazionale.

 

 

Redazione Eolopress

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