CulturaIN CITTA'L’antica pittura cinese in mostra ad Eboli, omaggio a Matteo Ripa

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Sulle orme del gesuita Matteo Ripa si rafforza il legame della città con la comunità cinese, un ponte tra culture diverse eretto nel 1710 dal missionario ebolitano e che ancora oggi si rinsalda attraverso le iniziative intraprese dal Comune. 
Si è conclusa oggi, infatti, la mostra di pittura tradizionale cinese della scuola di Jinling organizzata dall’Istituto Confucio di Napoli, in collaborazione con il comune di Eboli e l’università degli studi di Napoli “L’Orientale”, a cui ha aderito l’I.I.S. Perito-Levi.

Attraverso le opere di otto artisti asiatici si è voluta raccontare una tradizione artistica secolare, dove la disciplina della calligafia, considerata parte integrante dell’identità culturale nazionale cinese, viene elevata a tecnica artistica, ispirandosi all’arte pittorica degli antichi maestri.
Dai paesaggi “impressionisti” alle figure oniriche dai colori pastello, tutto richiama all’Oriente e a quella tecnica pittorica che ancora oggi come nel passato, si basa sui quattro tesori dello studio: pennello, barretta d’inchiostro, pietra per sciogliere l’inchiostro e carta.

“Strumenti e materiali così diversi da quelli occidentali- come ha ben spiegato il professore Xu Haiming(il terzo da sx nella foto) co-direttore dell’Istituto Confucio e docente della Shanghai International University-  che da secoli caratterizzano la pittura cinese: dagli oggetti per lo più realizzati in materiali naturali come bambù e legno, o preziosi come argento, pietre dure e giada, ai colori spesso ricavati da elementi naturali o minerali, fino alla carta, che può essere di riso, di xuan (un tipo di carta tipico della Cina, morbido e resistente) oppure di seta”.

Sono in seta, infatti, i sei ventagli rigidi con calligrafie esposti ad Eboli, opere uniche e straordinarie come le scene di natura o gli scorci rupestri su cui si può ben notare la sigillografia, il “marchio di fabbrica” apposto dall’artista attraverso un particolare timbro realizzato spesso a mano. 
Interessanti le opere presentate al pubblico nella due giorni ebolitana, una mostra inaugurata lo scorso mercoledì in presenza del sindaco di Eboli, Massimo Cariello; dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Angela Lamonica; del Presidente del Consiglio, Fausto Vecchio; della docente Neve Pastorino; di don Alfonso Raimo, parroco di San Bartolomeo; di Paola Paderni, direttore dell’Istituto Confucio e docente di Politica e Istituzioni della Cina Contemporanea; del professore Xu Haiming, co-direttore dell’Istituto Confucio e docente della Shanghai International University; Giovanni Giordano, dirigente scolastico del Liceo Classico Perito Levi e di Han Fei, “fine brush painting artist” tra gli otto asiatici che hanno partecipato all’esposizione artica, dove a dominare la scena l’ideogramma del dragone cinese, quale buon auspicio per le future iniziative.

Emanuela Carrafiello

Giornalista

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