AGORA'Telefonia sempre più cara, il Codacons sul piede di guerra

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Servizi telefonici con fatturazione a 28 giorni, il Codacons non ci sta e formula un reclamo/diffida con richiesta di rimborso di “quanto versato illegittimamente in più per ogni bolletta a 28 giorni inviata dal gestore in indirizzo; e ancora, nel caso di risposta negativa, il formulario Ug per chiedere l’applicazione degli indennizzi automatici”.

 

“Sono ormai più di due anni che gli operatori telefonici (e non solo) ricorrono alla fatturazione a 28 giorni: in questo modo i mesi diventano 13, e – tanto per cambiare – i costi extra vengono dalle tasche dei cittadini/utenti. Né le sanzioni comminate dall’Antitrust alle 3 principali compagnie attive nel mercato italiano, né la delibera 121/17/CONS dell’Agcom sono servite per cambiare le cose” afferma il Codacons.

“Da questa pratica è derivato un rincaro di circa l’8,6 per cento dei prezzi annuali, oltre a un’evidente lesione della trasparenza delle tariffe – principio cardine per una sana concorrenza. Proprio per interrompere questo meccanismo, e “costringere” gli operatori a rispettare la delibera, il Codacons mette a disposizione degli interessati l’iniziativa dedicata” spiega la nota.

“La bolletta da pagare ogni 28 giorni è un trucchetto tutto italiano delle compagnie telefoniche, e ora anche della pay tv Sky, per mascherare l’aumento delle tariffe. Un aumento occulto di circa l’8,5% perché le mensilità da 12 diventano in pratica 13 all’anno”. A spiegarlo all’AdnKronos è Alessia Morani, vice capogruppo del Partito democratico alla Camera che vuole “impedire questa pratica con una legge”.

A nulla è servito il richiamo dell’Agcom e le sanzioni dell’Antitrust, “minime rispetto agli introiti di questa scorretta modalità di tariffazione – sottolinea Morani – e le compagnie continuano sulla loro strada. E, avendo fatto cartello in pratica, anche se recedi non hai molte alternative. Ma la mia preoccupazione maggiore è che anche le compagnie di gas ed elettricità possano accodarsi”.

“La norma, che vorremmo fosse inserita nella prossima legge di bilancio, deve essere inattaccabile – aggiunge la deputata – anche per questo nei prossimi giorni incontrerò i consumatori”. “Tra l’altro – conclude – proprio in questi giorni sono andata a guardare un po’ come funziona in altri Paesi dell’Europa: in Germania e Francia ad esempio la tariffazione è a 30 giorni. Quindi questa pratica è davvero tutta italiana”.
di Paola Lalli

Redazione Eolopress

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