CronacheNove anni per l’«orco» di Salerno: ospitato in casa, abusò della bimba di cinque anni

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Condannato a nove anni di carcere il parcheggiatore salernitano di 67 anni, che abusò di una bimba di cinque anni e minacciò il fratello di sette. Viveva in casa dei genitori dei piccoli, ospitato come “lo zio”.

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La sentenza è stata pronunciata ieri dai giudici della prima sezione penale del tribunale di Salerno (presidente Passaro, a latere Zunica e Albarano), dopo una lunga camera di consiglio. I giudici hanno accolto quasi in toto le richieste formulate dal pubblico ministero Elena Guarino che aveva avanzato una richiesta a dieci anni di reclusione con l’accusa di violenza sessuale sui minori continuata e aggravata. Per l’anziano parcheggiatore, in carcere dal giugno del 2014, anche una provvisionale da pagare ad horas di trentamila euro (15 a testa per le due vittime assistite dall’avvocato Antonietta Cennamo) e il risarcimento del danno da discutere in separata sede.

I genitori dei bambini gli avevano offerto ospitalità, fittandogli un posto letto, e lui aveva approfittato di quella convivenza per abusare sessualmente della bambina.

Addirittura il 67enne ha molestato anche l’altro figlio della coppia, di sette anni, che cercava di difendere la sorellina. Una storia agghiacciante è emersa durante il dibattimento, durante il quale il parcheggiatore ha tentato di difendersi, dichiarandosi estraneo ai fatti. Sul banco dei testimoni sono sfilati operatori sociali, consulenti e persone informate sui fatti.

Gli abusi sono avvenuti in un arco temporale compreso tra il 2009 e il 2011, durante la convivenza. Anche dopo che i fratellini erano stati allontanati dalla loro abitazione e ospitati in una casa famiglia, il 67enne avrebbe continuato a perseguitarli tanto da essere accusato anche di stalking.

C’è un altro aspetto inquietante emerso dal dibattimento, l’orco imponeva il silenzio al fratellino sulle violenze alla sorella, minacciandolo con un coltello alla gola, oppure lo afferrava per i piedi e lo faceva penzolare a testa in giù. In questo modo gli incuteva timore per farlo tacere con i genitori. In questo clima di violenza e minacce, il 67enne approfittava della bimba che doveva soddisfare i suoi appetiti sessuali.

 

Redazione Eolopress

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