CronacheTraffico di reperti archeologici tra Sicilia e Campania: scattano gli arresti

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Aveva ramificazioni anche in Campania il vasto giro di reperti archeologici scoperto e sgominato in Sicilia dalla guardia di finanza. Dodici le misure di custodia cautelare (sei in carcere e altrettanti agli arresti domiciliari) e ventisette gli indagati. 

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Le ordinanze di misura cautelare sono state emesse dal Gip del Tribunale di Gela Veronica Vaccaro su richiesta della Procura della Repubblica di Gela, diretta da Lucia Lotti, per traffico di reperti archeologici e associazione a delinquere. In tutto sono 27 le persone indagate. La Guardia di Finanza ha ricostruito un giro di reperti provenienti da ricerche clandestine in diverse aree archeologiche, in particolare da Kamarina; beni di interesse archeologico che poi venivano commercializzati illecitamente da una rete di gelesi che intratteneva rapporti con altri trafficanti attivi tra Paterno’, Vittoria e zone del casertano.

C’e’ anche una romena di 30 anni, Mihaela Ionita, 30 anni, presunta amante di uno dei 27 indagati, fra le persone arrestate stamani dalla Guardia di finanza tra Gela, Vittoria, Paterno’ e Caserta per associazione a delinquere finalizzata al traffico di reperti archeologici, nell’ambito dell’operazione “Agora’” coordinata dalla magistratura gelese. La donna forniva schede telefoniche comprate in Romania per evitare intercettazioni. L’inchiesta e’ scattata nel 2014 quando uno dei sottufficiali in servizio presso la procura incrocio’ un tombarolo gelese in compagnia di un gruppetto di apparenti cacciatori, in tuta mimetica, ma in periodo di caccia chiusa. In realta’ andavano a scavare nel sito archeologico di Kamarina (Ragusa) e nel territorio di Paterno’ (Catania). Pedinamenti, intercettazioni e perquisizioni hanno permesso di sgominare l’organizzazione e di sequestrare 400 monete d’argento e di bronzo (la maggior parte in casa di un uomo di Vittoria, denunciato) e 6 metal detector. Germania e Spagna le destinazioni delle monete (piazzate a tra 500 e 1000 euro ciascuna) che nel loro linguaggio criptato erano i “cerchi”, mentre una Bmw corrispondeva a una statuetta di 55 cm, venduta a un collezionista spagnolo non rintracciato.

Questi gli arrestati: Simone Di Simone, 44 anni, Orazio Pellegrino, 64 anni, entrambi di Gela, ritenuti i capi dell’organizzazione; Salvatore Cassisi, di 59 anni, anche lui di Gela; Pasquale Messina, 44 anni, di Mondragone ; Roberto Ricciardi, 52 anni, di Casal di Principe  Amedeo Tribuzio, 60 anni, di Foggia, tutti rinchiusi in carcere. Agli arresti domiciliari sono finiti Vincenzo Cassisi, 30 anni, Nicola Santo Martines, 32 anni, entrambi di Gela; Giuseppe Rapisarda, 48 anni, di Paterno’; Sergio Fontanarosa, 64 anni, di Mondragone ; Alessandro Lucidi, 51 anni, di Minturno e la gia’ citata Mihaela Ionita.

Nell’ambito dell’operazione “Agora’” sono state sequestrate oltre 400 monete, la maggior parte delle quali risalenti all’epoca tra il V e il II secolo a.C., nonche’ metal detector utilizzati per le ricerche clandestine. 

 

Redazione Eolopress

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