Demos“Rifugiato a casa mia”, la diocesi di Teggiano apre ai profughi

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Al via “Protetto. Rifugiato a Casa Mia” un progetto di accoglienza e integrazione che vede insieme come protagonisti rifugiati e famiglie. Il progetto è coordinato da Caritas italiana e sul territorio della diocesi di Teggiano-Policastro vedrà la supervisione della Caritas diocesana attraverso la figura di un operatore diocesano.

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La Caritas diocesana di Teggiano-Policastro già da alcune settimane ha avviato una prima fase di monitoraggio per poter individuare 10 beneficiari e 10 famiglie accoglienti.

I beneficiari dovranno essere cittadini stranieri titolari di un permesso di soggiorno definitivo, potranno essere singoli o nuclei familiari. Nello specifico, ci si rivolgerà soprattutto a coloro in uscita dai circuiti di accoglienza ordinaria  (Cas – Centri di Accoglienza Straordinari e SPRAR –Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) in essere sul territorio diocesano. L’accoglienza vera e propria tra alcuni beneficiari e alcune famiglie già individuati verrà avviata già a partire dalla prossima settimana.

Dopo i primi colloqui conoscitivi, la  famiglia e il direttore della Caritas diocesana firmanol’accordo di accoglienza. I beneficiari potranno essere accolti nell’abitazione dove risiede la famiglia tutor, presso locali parrocchiali o presso istituti religiosi. La durata dell’accoglienza è di 6 mesi durante i quali ogni singolo percorso di integrazione verrà costantemente monitorato. “Protetto. Rifugiato a Casa Mia” vuole essere un tassello di congiungimento tra il rifugiato e la comunità, la linea di partenza per raggiungere alcuni obiettivi quali l’orientamento e l’accompagnamento all’inserimento sociale, abitativo e lavorativo.

«Auspichiamo – dice Don Martino De Pasquale Direttore della Caritas diocesana di Teggiano-Policastro- che questa esperienza di accoglienza non sia solo delle singole famiglie ma delle intere comunità parrocchiali». Per ogni progetto di accoglienza è previsto un kit di integrazione volto a favorire attività ricreative, sociali e culturali per poter arricchire la conoscenza reciproca. Non è la prima volta che la Caritas diocesana di Teggiano-Policastro diventa protagonista dell’accoglienza diffusa. Lo ha fatto nel 2013, in seguito all’Emergenza NordAfrica,  partecipando insieme ad altre 12 Caritas  al progetto sperimentale “Rifugiato a Casa Mia” che vide 2 famiglie accogliere 3 ragazzi dell’Africa sub sahariana.

Lo ha fatto a Natale del 2014 quando ha promosso il progetto “Ed ecco la stella” che ha visto per tutto il periodo natalizio le famiglie del territorio del Vallo di Diano, degli Alburni e del Golfo di Policastro accogliere nei giorni delle vacanze 20 minori  stranieri non accompagnati. Un’esperienza in realtà mai conclusa visti i legami di amicizia nati tra i giovani migranti e i giovani delle famiglie accoglienti.
Fonte: salernonotizie.it

Le famiglie interessate all’iniziativa possono dare la propria adesione rivolgendosi a:
– Don Martino De Pasquale– Direttore Caritas diocesana di Teggiano Policastro + 39 338 9936565      
– Lucia Patrone – Operatore progetto “Protetto. Rifugiato a Casa Mia”  cell. +39 39 39796103 o scrivendo a: immigrazione@caritasteggianopolicastro.it

 

Redazione Eolopress

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