ARCHIVIOPadre, madre e figlia sgozzati 39 anni fa a Napoli: una lettera anonima ‘riapre’ il caso

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Stragee via Caravaggio Napoli

Una lettera anonima arrivata giovedì al quotidiano ‘Il Mattino’, a firma Blue Angel, rivelerebbe dove è stata nascosta l’arma con la quale, 39 anni fa, venne consumata la strage di via Caravaggio nella quale morì un’intera famiglia, madre, padre e figlia 19enne (foto) storditi con un colpo contundente e poi sgozzati. 

Un giallo nel giallo dopo che solo due giorni fa una clamorosa svolta nelle indagini ha riaperto il caso: la scoperta del dna dell’imputato del delitto, poi assolto con formula piena dalla Cassazione, su alcuni reperti sottoposti all’esame degli esperti dell’Unità Delitti Insoluti della Polizia.

Nella lettera, otto pagine che il suo anonimo autore dice di aver già inviato un anno e tre mesi fa alla procura di Napoli, Blue Angel sostiene che a uccidere l’ex capitano di Marina Domenico Santangelo, la moglie Gemma Cenname, la figlia Angela e addirittura il loro cagnolino, fu un medico, e che la strage avvenne per motivi passionali legati ad Angela. Inoltre, la lettera fa riferimento a un diario in cui la ragazza avrebbe annotato il nome dell’assassino. Il quotidiano ha consegnato la lettera agli investigatori, che hanno riaperto le indagini sul caso nel 2011.

Redazione Eolopress

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