ARCHIVIOMarachelle “democratiche”: la procura indaga sui soldi alla figlia dell’ex presidente Pd

admin30/05/2014
https://www.eolopress.it/index/wp-content/uploads/2014/05/TRIBUNALE_POTENZA.jpg

TRIBUNALE POTENZA

Non è che ora, soltanto perché il mondo si è d’incanto fatto più bello grazie al “fiorentino” le marachelle del Pd abbiano perso attrattiva. Anzi. Il punto è che quelle democratiche destano forte curiosità proprio perché si vorrebbero tutte a fin di bene o per cause “antropologicamente” superiori. Ma Renzi -dicono- è qui anche per questo, per sciogliere la contraddizione. Vaste programme. Auguri. 

Succede così che in Lucania, terra aspra e fascinosa, dove il Pd ha un peso notevole  da sempre, i dem abbiano un’altra rogna, causata dal fatto che il segretario regionale, nonché ex governatore della Regione ed oggi sottosegretario nel governo, l’esperto Vito Di Filippo (già coinvolto nella locale rimborsopoli per una storia di francobolli fatti pagare all’erario) viva giornate anguste immaginando che la procura di Potenza (foto) non se la sia bevuta la storia del finanziamento di 150mila euro concesso e revocato alla figlia del governatore medesimo. Ne ha scritto l’altro giorno Leo Amato del Quotidiano della Basilicata, la storia è interessante.

Gli inquirenti, coordinati dai pm Laura Triassi e Francesco Basentini, sono nei giorni scorsi tornati in Regione per acquisire documenti, pratiche e soprattutto delibere (due) sull’assegnazione dei soldi per l’insediamento dei giovani agricoltori e l’ammodernamento delle imprese del fondo europeo per lo sviluppo rurale. Insomma, una storia di fondi europei e di strani percorsi, tutto dejà-vu.
Si dà il caso che la titolare di una delle società ammesse avesse lo stesso cognome del massimo esponente politico dell’ente pubblico deputato alla concessione di quel danaro. Si tratta della primogenita del successore di Roberto Speranza (oggi leader, diciamo, a Monte Citorio) alla segreteria regionale del partito, finita 13esima su 402 giovani agricoltori beneficiari in una graduatoria, e 79esima su 347 in un’altra. Nel primo caso il papà non era presente, nel secondo sì. 

L’indagine della procura di Potenza ruota attorno alla “Marmaros società agricola srl”. Valore complessivo della “contesa” tra agricoltori, 8milioni e 300mila euro, tutti disponibili ma già lievitati ben oltre i 20. Centocinquantamila euro, dicevamo, sono stati erogati in un paio di tranches alla figlia del governatore, con l’avallo formale di questi (a dicembre) quando presiedeva la giunta in attesa di lasciare il posto al nuovo governatore, il fratello del mister preferenze del Pd, Gianni Pittella. Qualcosa, però, accade, ed è esattamente ciò che ora tentano di capire gli inquirenti dal momento che a pochi osservatori è sfuggita la circostanza che la Marmaros srl abbia d’improvviso rinunciato al finanziamento. Una mossa che, probabilmente, ai pm è parsa raddoppiare i sospetti. I soliti. Ma non è un film.

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 30 maggio 2014)

admin

Leave a Reply