ARCHIVIOBambini poveri, al Sud situazione tragica: sono 417mila

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Bambini poveri

La situazione dei bambini al sud? ”drammatica, perche’ c’e’ una bassissima spesa pubblica per i minori e perche’ piu’ del 50% e’ a rischio poverta’ assoluta”. Lo afferma Claudio Tesauro, presidente di Save The Children che oggi ha fatto a Napoli insieme a ”Fondazione con il Sud” al suo presidente Carlo Borgomeo, il punto della rete ”Crescere al sud”, dipingendo un quadro drammatico della condizione dei piu’ piccoli al sud Italia. Dai dati emerge che al sud Italia 417.000 minori vivono in poverta’ assoluta su un totale di 720.000 in tutto il Paese: da Roma in giu’ c’e’ quindi oltre la meta’ dei bambini poveri.

 

In piu’ la spesa sociale che dovrebbe sostenerli e’ bassissima: 61 euro annui a bambini la media delle regioni del Sud, con picchi, pero’ di 25 euro in Calabria che sono spiccioli se paragonati ai 282 euro dell’Emilia Romagna. ”Il welfare dei bambini – prosegue Tesauro – non e’ un lusso, in una situazione cosi’ difficile l’attenzione sui minori deve essere alta: la spesa sui minori deve essere mantenuta e aumentata con una maggiore attenzione all’abbandono scolastico, alla poverta’ e all’alimentazione. Purtroppo non esiste un piano nazionale per l’infanzia e il fatto che alcune delle competenze in materia siano assegnate alle regioni fa si’ che quelle piu’ virtuose facciano piu’ attenzione”.

Poverta’ e disagio colpiscono in particolare chi e’ più vulnerabile, spiegano i dati di ”Crescere al Sud” che prende in esame le mamme con meno di 20 anni, le “madri bambine”, che sono soprattutto al sud (3,38% a Napoli contro lo 0,97% di Milano), dove il matrimonio precoce puo’ essere visto come l’unica possibilita’ di emancipazione dal proprio nucleo familiare d’origine. Ma anche per le madri che lavorano la vita e’ durissima vista la situazione degli asili nido: in regioni come Sicilia, Calabria, Campania e Puglia sono in media solo 5 su 100 i bambini presi in carico nei nido pubblici o nei servizi integrati, contro i 27 di Valle d’Aosta e Umbria o i 29 dell’Emilia Romagna. Il tempo pieno in alcune regioni del Mezzogiorno è una chimera, supera di poco il 7% in Sicilia e Campania contro la media nazionale del 29%.

Tra le proposte di Save the Children, c’e’ l’impiego specifico e definito in favore dell’infanzia e dei minori dei nuovi fondi europei da negoziare per il periodo 2014-2020, cos come puntare ad ottenere una golden rule che scorpori la spesa per infanzia e famiglie con minori dal patto di stabilita”’.

Tra gli strumenti innovativi, gli organizzatori della giornata propongono che l’asilo nido rientri a pieno titolo nel sistema educativo come diritto quindi soggettivo per tutti, e che si configuri come il fulcro di servizi integrati per l’infanzia e le famiglie.

 

 

Redazione Eolopress

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