ARCHIVIOSalerno, un passo in avanti: ora c’è il Garante dei detenuti

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SALERNO- Questa mattina il Consiglio Comunale approva all’unanimità la modifica dello Statuto Comunale che prevede l’istituzione del “Garante dei detenuti”.

 

Il Comune di Salerno adotta nel suo Statuto la Bologna e il suo Statuto Comunale tra i più avanzati in Europa per quanto concerne i diritti delle persona ed in particolare delle persone private della libertà personale, quale modello per la Riforma strutturale che viene introdotta sugli istituti di partecipazione popolare, tale da introdurre quale organo monocratico indipendente, appunto la figura istituzionale del “Garante dei diritti delle persone private della libertà personale”, che va ad interagire istituzionalmente in primis con il Sindaco, il Consiglio e la Giunta, su un piano di pesi e contrappesi tra le Istituzioni. Salerno dopo Bologna e Pistoia unici esempi in Italia che lo prevedano negli Statuti comunali, così da proseguire e rincorrersi non solo idealmente e culturalmente nella tradizione dello studio del diritto che lega da sempre le “Scholae” delle due città.

Dichiarazione di Donato Salzano segretario Radicali Salerno “Maurizio Provenza”: L’intervento del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, pronunciato il 28 luglio 2011 e velocemente derubricato e censurato su quella che né è la parte essenziale, durante il convegno “Giustizia! In nome della legge e del popolo sovrano” promosso dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio del Senato della Repubblica. La massima carica dello Stato parlò, allora, di “una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile” che ha raggiunto un punto critico insostenibile, una realtà che ci umilia in Europa e ci allarma, per la sofferenza quotidiana fino all’impulso a togliersi la vita di migliaia di esseri umani chiusi in carceri che definire sovraffollate è quasi un eufemismo, per non parlare dell’estremo orrore degli ospedali psichiatrici giudiziari”. Già in passato Enzo Tortora con lucidità profetica fotografo letteralmente la questione Giustizia in tutti i suoi aspetti: “Le carceri italiane sono la discarica sociale”, Oggi le cose sono ancora notevolmente peggiorate, salgono a 127 i morti di carcere dall’inizio del 2012, 47 dei quali suicidi (a Fuorni gli ultimi 3 suicidi risalgono agli anni 2009 e 2010). Dal 2000 ad oggi sono 2.060 detenuti morti, 739 per suicidio !

Dichiarazione del consigliere Luciano Provenza (relatore in Consiglio della modifica statutaria): Per il rientro nella legalità auspicata dall’art. 27 della nostra Costituzione, vanno innescate assolutamente politiche di welfare penitenziario, anche per questo il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha voluto rivolgere pubblicamente parole di apprezzamento e condivisione verso un politica perseguita da sempre dai Radicali, in sede di più conferenze dei gruppi di maggioranza del Consiglio Comunale e nella sua partecipazione all’iniziativa all’interno del carcere di Fuorni “Le donne dentro, l’altro otto marzo”, voluta fortemente da Radicali Salerno dell’associazione “Maurizio Provenza” e dal dott. Alfredo Stendardo direttore della Casa Circondariale di Salerno. Appunto, rispetto alla nostra seria, concreta proposta di politiche di welfare penitenziario, mediante anche l’istituzione del “Garante Comunale per i diritti delle persone private della libertà personale e del suo ufficio”. Si va così a completare, grazie al Sindaco e alle sue nostre caparbie convinzioni, una “politica di sicurezza” per i cittadini salernitani, che oggi vede soltanto la fase a valle della repressione del reato senza l’indispensabile prevenzione e riduzione del reato stesso a monte, attraverso una possibile ed efficace “mediazione penale”, che sia capace d’innescare politiche che vadano ad abbassare a percentuali fisiologiche la recidiva, con l’attivazione coordinata e sinergica di tutti gli strumenti amministrativi e sociali possibili per il reinserimento alla società del reo, tutto questo ad assoluto vantaggio della sicurezza del cittadino, chiaramente e ovviamente in perfetta linea con il sopraccitato l’art. 27 della nostra Carta Costituzionale, che recita testualmente appunto al terzo capoverso: “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso d’umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.

Il modello del “Garante” di Bologna insieme a quelli di Torino, Firenze, Roma, Pistoia e Milano, quali migliori e i più efficaci interventi per la riduzione del danno e il reinserimento del detenuto, adattati e aggiornati alle esigenze salernitane e di Fuorni. Chiedo con la forza di una preghiera, al Sindaco De Luca, al più presto nei prossimi giorni una convocazione monotematica e straordinaria per l’approvazione del regolamento attuativo del “Garante dei detenuti”, da tenersi al Carcere di Fuorni come analogamente il Consiglio Comunale di Milano ha tenuto pochi giorni fa a San Vittore

Comunicato stampa Associazione Radicale “Maurizio Provenza”

Redazione Eolopress

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