ARCHIVIORifiuti, l’altra faccia dell’emergenza: un miliardo di debiti e impianti ancora al palo

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Romano_Giovanni

NAPOLI- “Il tempo delle scelte si sta avvicinando, possiamo immaginare tutti gli scenari transitori del mondo ma dobbiamo usarli nel periodo necessario per realizzare gli impianti finali”. Cosi’ l’assessore all‘Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano, che oggi e’ stato ascoltato dalla Commissione parlamentare sulle ecomafie in Prefettura a Napoli.

La strada tracciata e’ quella della realizzazione del termovalorizzatore a Napoli Est per il quale dieci giorni fa A2A ha presentato un’offerta economica in corso di valutazione dal commissario Carotenuto. Contro questa ipotesi, come noto, si e’ schierata l’attuale amministrazione comunale di Napoli.

“L’obiettivo ‘rifiuti zero’ e’ un obiettivo da raggiungere, ma si puo’ farlo a condizione di modificare i sistemi di produzione. Forse saremo in grado di farlo tra vent’anni ma nel frattempo dobbiamo affrontare il problema costituito di 5900 tonnellate di rifiuti prodotti ogni giorno”, ha sottolineato Romano.

“Quest’anno trasferiremo fuori dalla regione 600mila tonnellate di rifiuti, il doppio dell’anno precedente per effetto di alcuni impianti di smaltimento. Non possiamo pensare di avere la tariffa sui rifiuti piu’ alta d’Europa, destinata ad aumentare con l’aumento dei rifiuti che invece di essere trattati e smaltiti qui vengono portati fuori. Oggi la media di riscossione in Campania arriva a malapena al 60%, vuol dire che il sistema sta implodendo sotto il peso sempre piu’ schiacciante di un debito che oggi interessa i Comuni che non riescono a incassare, le Province che con le loro societa’ non riescono a garantire i costi del trattamento e i consorzi di bacino che non riescono a pagare gli stipendi. Sommando i debiti raggiungiamo cifre vicine al miliardo di euro in regione”, conclude l’assessore all’Ambiente della Regione Campania.

Redazione Eolopress

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