ARCHIVIOCaldoro taglia i dirigenti: e l’Idv li riprende con una leggina

admin29/09/2012
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Marrazzo_Nicola_Idv

“Io a quello lì lo taglio”. Parafrasando un noto conato «legalitario» del suo capo, il consigliere regionale dell’Idv Nicola Marrazzo ha probabilmente deciso di non esser da meno di quel Di Pietro pronto a «sfasciare» un certo Silvio Berlusconi. Com’è andata a finire si sa. Come invece finirà in Campania tra comandati, distaccati e combriccole varie, si sa meno. Che c’azzecca questo con quello? E’ presto detto.

 

Mentre la Regione cala la scure sui comandati (riducendoli da 94 a 28, cassandone 66) ottenendo risparmi non certo significativi ma pur sempre buoni in tempi di fameliche vendette, l’esperto consigliere ricompone i pezzi, li ricuce e con un sub emendamento fa rientrare tutto dalla finestra. Un classico, insomma, specie se si considera che l’operazione è andata in porto nella fase finale dell’ultimo consiglio: in pratica quando in aula si va un po’ di fretta, ansiosi di concludere giornate considerate dure. Ne ha parlato ieri “ilportaborse.it”, riferibile a quel Benedetto Della Vedova innervosito -raccontano nei corridoi- per alcuni no ricevuti da Caldoro. Ma la sostanza non cambia.

Allora: il provvedimento bersagliato dal blitz Idv si chiama precisamente “Legge di semplificazione del sistema normativo regionale- Abrogazione di disposizioni legislative (Reg.gen.237)”. Senza scendere nel dettaglio basti dire che il disegno contempla la riduzione di quei soggetti che vanno sotto il nome di “comandati” e “distaccati”. Fosse stato per Caldoro e Paolo Romano (il presidente del Consiglio) le cose sarebbero filate via lisce. Senonché il Marrazzo che fa? Infila il suo «emendamentino» insidioso. I numeri magici sono 0.2.0.4.1 e indicano il sub emendamento con cui si cancellavano quelle posizioni da circa due milioni di euro annuali. La frase giusta è stata: “Al comma 1 dopo le parole Consiglio regionale sono aggiunte le seguenti: fatta eccezione per il personale proveniente dalla giunta regionale e dagli enti strumentali della Regione”. In buona sostanza quasi tutti, perché la maggior parte dai satelliti -appunto- strumentali della Regione arriva. Tu mi tagli? E allora io taglio te e i tuoi tagli, avranno pensato i gurkha della legalità.

Non esattamente una novità certe capriole, in Campania come altrove. Il bello è che c’è ancora chi crede a certa «diversità». Come nel caso delle auto blu al comune di Napoli, a maggioranza Idv: proprio l’altro giorno è stato respinto un emendamento del Pdl che chiedeva la vendita delle vetture in dotazione a sindaco e assessori. Ovviamente bocciato, con una motivazione tecnica apparentemente corretta, cioè che siano in leasing e non si possano alienare. Difficile credere che qualcuno se ne sia dispiaciuto, così come è difficile pensare che a nessuno sia venuto in mente un riscatto anticipato, una rinegoziazione o una vendita differita.
Ma è l’Idv, guai a chi ne dubita.

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 29 settembre 2012)
* foto da “www.julienews.it”

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