ARCHIVIOVergogna carceri: sciopero della fame a Eboli e Salerno

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Carcere_nuova

SALERNO- Al 3′ giorno di nonviolenza, dalla mezzanotte di mercoledì 18 luglio accolto l’invito di Marco Pannella e del Partito Nonviolento Radicale Transnazionale e Transpartito è iniziato lo sciopero della fame della quasi totalità dei detenuti di Fuorni e di molti dell’I.C.A.A.T. di Eboli, insieme a Donato Salzano segretario dei Radicali/Salerno e Carlo Padovano tesoriere di Radicali/Salerno, a Monica Focarelli e Daniela Scrudato, Fabiana De Carluccio, Tina Monaco e Lella Zarrella familiari dei detenuti, accompagnati dalle adesioni al digiuno e al silenzio della d.ssa Rita Romano direttrice del carcere di Eboli, di Gianfranco Ferrigno Presidente di C.L.A.A.I. Salerno, di Martina Castellana Presidente Commissione Pari Opportunità della Provincia di Salerno, dal avv. Emiliano Torre consigliere comunale di SEL, dal dott. Francesco Napoli Ass. “La vita dentro” e dall’avv. Massimo Torre già Presidente della Camera Penale di Salerno.

Infine la scelta di aderire con il silenzio all’iniziativa nonviolenta da parte di Don Rosario Petrone Cappellano della Casa Circondariale di Salerno.

 


Raggiungici, aderisci allo sciopero della fame e sottoscrivi la lettera aperta al Presidente della Repubblica, vai su www.amnistiasubito.it

Dichiarazione di Donato Salzano segretario di Radicali/Salerno:

“Più di quindicimila le adesioni al digiuno e al silenzio dalle 207 Comunità Penitenziare italiane, tantissime da Fuorni e da Eboli, mentre Radio Radicale ha interrotto le sue trasmissioni, per trasmettere soltanto “Radio Requiem” ad accompagnare l’azione nonviolenta silenziosa, come aveva fatto in passato soltanto nel 1982 per la campagna della fame nel mondo.
Affinché la lettera aperta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del prof. Andrea Pugiotto, sottoscritta da oltre 120 ordinari di diritto Costituzionale e diritto Penale, sulla quella che è la “prepotente urgenza”, possa dare la forza al signor Presidente d’inviare un messaggio alle camere, come seppe fare in passato soltanto Luigi Einaudi. Così da invitare i parlamentari a farsi carico d’interrompere il fragrante reato della violazione dei diritti umani in cui versa la nostra Repubblica, condannata da tutte le giurisdizioni sopranazionali e dall’opinione pubblica europea.
Il dare corpo alla lotta dei nonviolenti per con-vincere, vincere con, vincere insieme a tutta l’opinione pubblica…………… La forza della nonviolenza gandhiana per interrompere il prodotto dalla “banalità del male”. Amnistia e indulto subito! Amnistia per la Repubblica! “

 

Redazione Eolopress

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