IN CITTA'SKUOLAColtivazioni biodinamiche: l’azienda Petrosino si apre agli studenti della “Romano”

Luca Livi20/01/2020
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Come debellare l’insidioso ragnetto rosso che aggredisce le piante di fragole messe a coltura nelle aziende della piana del Sele riducendo l’uso di pesticidi?
Insetti come cimici e acari predatori pare siano in grado di decimarne la popolazione e in alcune imprese agricole i lanci di questi insetti vengono effettuati periodicamente e con risultati incoraggianti.
Il controllo biologico dei fitofagi nelle colture di fragole è uno degli aspetti su cui si è soffermato Sabato Petrosino, direttore dell’azienda “Bio Petrosino”,  nell’ambito di un seminario rivolto agli alunni dell’istituto scolastico “G.Romano”. Ospite questa mattina nell’auditorium della scuola, salutato dalla dirigente Elisa Scattaretico, ha incontrato gli alunni delle seconde classi della secondaria di primo grado spiegando con professionalità e competenza l’importanza di tecniche non convenzionali applicate all’agricoltura e l’utilizzo di insetti utili per debellarne altri.

Il ragnetto rosso, un acaro fitofago (ovvero che si nutre della linfa delle piante), attacca le foglie della pianta provocandone la decolorazione e gradualmente una riduzione della produttività. Minaccia soprattutto le colture precoci (sotto protezione), favorito dal caldo torrido e dalla bassa umidità. Ed è proprio questa sua caratteristica a renderlo sensibile all’acqua e all’umidità in genere. 

Difronte ad un’attenta platea Petrosino ha poi presentato le diverse strumentazioni adottate in azienda per monitorare il ciclo produttivo delle colture, come una postazione meteo per il controllo delle temperature, vitale per le colture bio in serra. Sono proprio le repentine variazioni climatiche, registrate negli ultimi dieci anni, ad aver determinato l’abbandono delle coltivazioni in campo aperto e la nascita di numerosi impianti serricoli.
Come precisato dallo stesso Petrosino agricoltura bio è rispettare il ciclo naturale con la messa a dimora di colture diverse, la rotazione colturale stabilita dal consorzio a cui afferiscono vari coltivatori è fondamentale per la qualità dei prodotti. 

 

Luca Livi

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