ARCHIVIONapoli: ecco perché non si farà il termovalorizzatore nell’area est

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Farone_Mennella-DAmato

NAPOLI- “Le dichiarazioni spontanee di De Laurentiis su un presunto obbligo di De Magistris di far costruire il nuovo stadio alla nota imprenditrice Faraone Mennella (nella foto con il marito, l’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato) derivante dall’appoggio fornito da quest’ultima alla campagna elettorale del sindaco, fanno emergere scenari inquietanti che da un lato spiegano tutto quello che si muove alle spalle della cosiddetta rivoluzione arancione e degli slogan con cui De Magistris prova a coprire affari e trame opache, e dall’altro gettano un’ombra pesante sull’autonomia decisionale di De Magistris sui progetti multimilionari che si aggirano sopra le teste dei napoletani”. Lo dichiara in una nota il deputato napoletano Amedeo Laboccetta, coordinatore cittadino del PdL a Napoli e membro della commissione parlamentare antimafia.

“A poco valgono le smentite pubbliche e le apparenti dichiarazioni concilianti di queste ore, che servono solo per provare a coprire una vicenda dai contorni ancora troppo foschi. Se infatti, non l’ultimo dei tifosi, ma il Presidente del calcio Napoli in persona – prosegue – dichiara che De Magistris sullo stadio dovrebbe ricambiare alla Faraone Mennella un favore dovuto all’appoggio ricevuto alle  scorse elezioni, si deve indagare immediatamente per verificare se sussistono i presupposti di voto di scambio. Se quanto dichiarato da De Laurentiis – con il quale, lo sottolineiamo, siamo d’accordo in pieno sulle motivazioni che lo inducono a voler restare al San Paolo – corrisponde al vero, allora ci spieghiamo anche il motivo per cui De Magistris si è sempre opposto alla realizzazione del termovalorizzatore a Napoli Est, che invece, a nostro parere, è la soluzione più naturale. Vale la pena ricordare che questa assurda opposizione al termovalorizzatore sta portando Napoli sull’orlo di una nuova emergenza rifiuti, quindi ecco come le trame dei poteri forti ricadono sulla vita quotidiana dei napoletani e sulla vivibilità di Napoli. Se queste affermazioni dovessero essere riscontrate – e ci auguriamo che gli organi preposti indaghino immediatamente –  De Magistris, oltre che fare una brutta figura derivante dal fatto che ignora i vincoli di legge nazionali relativi alla costruzione degli stadi, si renderebbe protagonista di una delle pagine più vergognose della storia recente di Napoli. Con uno scambio di favori del genere, l’unico effetto positivo della rivoluzione arancione lo otterrebbe la famiglia D’Amato – Mennella, ed i napoletani, come sempre, verrebbero penalizzati. Sulla vicenda occorre fare immediatamente piena luce. Per quanto mi riguarda presenterò una urgente interrogazione parlamentare”, conclude Laboccetta.

 

Redazione Eolopress

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