BazArtCulturaGiorgio Agnisola e la ricerca dell’oltre nell’arte contemporanea

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Nonostante il progressivo allontanamento dai temi religiosi, l’avvertimento dell’oltre pervade l’arte contemporanea: un avvertimento non di rado drammatico, che si coglie nel profondo dell’espressione come riflesso di un’ansia, come turbamento e ricerca di ragioni e sensi del mistero della vita. 
È talvolta nella stessa fisionomia multiforme dei linguaggi segnati dalla sperimentazione e nell’eclettismo espressivo che l’uomo d’oggi testimonia la sua ricerca di infinito. Una ricerca in genere non inquadrabile in un ambito confessionale, che non assume l’ansito di una speranza coltivata come dichiarata religio, ma che è tuttavia vivissima, attinge più di tante pallide e retoriche manifestazioni confessionali alla sapienza del mistero.
Giorgio Agnisola, critico e docente di arte sacra, rilegge con questa chiave l’arte degli ultimi due secoli, da Friedrich a Rothko, proponendo attraverso la vita e l’opera di nomi esemplari, un’insolita ricerca teologica, capace di aprire lo sguardo alle regioni profonde della vita.
Il volume “Lo sguardo e l’oltre da Friedrich a Rothko” edito da Moretti&Vitali sarà presentato martedì 16 marzo alle ore 17.00 presso il PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, coordina Michelangelo Giovinale, critico d’arte. All’evento interverrà il filosofo Aldo Masullo, sarà presente anche l’autore Giorgio Agnisola

BIOGRAFIA 


Giorgio Agnisola
 (1947) è critico d’arte e scrittore. È professore stabile ordinario di arte sacra presso l’Istituto Teologico Salernitano (Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale). È Valde Peritus della Facoltà per le Scienze estetico-teologiche. Insegna Arte sacra presso la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Presso la stessa Sezione è condirettore dal 2006 della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia. In essa dirige tra l’altro l’Area artistica e il Laboratorio di critica d’arte. Ha operato a lungo come consulente d’arte moderna e contemporanea nell’ambito degli accordi internazionali per gli scambi culturali. Dal 1983 al 1995 è stato chiamato in missioni ufficiali dai Paesi francofoni d’Europa per studi e ricerche sull’arte presente.  In particolare ha operato a lungo in Belgio e Lussemburgo. Nel gennaio del 1974 ha conseguito la laurea in ingegneria meccanica. Collabora dal 1990 alle pagine culturali del quotidiano “Avvenire” ed in particolare alla pagina “Arte”. Collabora o ha collaborato anche a numerosi periodici e riviste specializzate (Studi Cattolici, Luoghi dell’infinito, Psychologies, Ottocento ecc.).
E’ membro societaire dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte. Ha fatto parte della Société Internationale di Psychopathologie de l’expression. Ha promosso mostre di rilievo internazionale, come “Il simbolismo in Belgio” (1985), nel Palazzo Reale di Caserta, in collaborazione con il Governo Belga, “Italia-Lussemburgo, confrontations” (2002), in collaborazione con l’Ambasciata del Lussemburgo in Italia.
E’ stato curatore scientifico delle mostre: “Emilio Greco, la dimensione psicologica e spirituale“, Museo Emilio Greco, Sabaudia (2010); “Alberto Magnelli, opere 1915-1970″, Pinacoteca Civica di Gaeta (2012) ; “Alberto Burri, Unico e multiplo“, Pinacoteca Civica di Gaeta (2014); “Paul Jenkins, I colori dell’invisibile“, Pinacoteca Civica di Gaeta (2015); “Alberto Burri, I colori del silenzio“, Spazio Comel, Latina (2015), “Afro, La memoria ritrovata“, Spazio Comel, Latina (2016), Rosso Guttuso, Opere 1934-1984, Fondazione La Verde-La Malfa, Catania, 2017, Pietro Consagra, La materia trasparente, Spazio Comel, Latina  (2017). Quale esperto d’arte è membro della Consulta Nazionale dell’ULN della Conferenza Episcopale Italiana e membro della commissione di arte sacra della Diocesi di Napoli. Ha scritto molti libri, tra cui, Steli del tempo, poesie (1973); Introduzione all’arte (1975); Arte perché (1979); Una quieta morsura, racconti (1980); Arte presente in Belgio (1985) (presentato nel 1986 alla Biennale di Venezia), Arte in Lussemburgo dopo il 1945 (1989); Iurij e Lara, lettura de “Il Dottor Zivago” (1991); Per via d’arte, appunti, ricognizioni, cronache (1993); Georg e Stein e la scultura lussemburghese (1995); L’Addio, lettura del distacco d’amore (1998); Dentro l’arte (2001); Viaggio nell’opera, vedere e sentire l’arte(2005); La pietra e l’angelo, paesaggio sacro in Campania (2006); L’oltranza dello sguardo, in Friedrich, Monet, Cézanne (2010), Lo sguardo e l’opera (2014), Religiosità di Giacomo Manzù  (2014). Vedere l’arte, sentire l’oltre (2014), L’avvertimento dell’oltre, in Morandi, Rothko e Manzù (2015). Per la sua attività di critico d’arte ha ottenuto due riconoscimenti internazionali: Chevalier de l’Ordre de Leopold II in Belgio e Officier de l’Ordre de Mérite in Lussemburgo. Ha vinto altresì numerosi premi, tra cui il premio “De Sanctis” per la saggistica e il premio “Cilento” per il giornalismo, il Premio “La scheda d’oro” per la saggistica e il premio “Sebetia Ter” per la cultura. Alla sua attività, nel 2000, Bruno di Marcello ha dedicato un libro, intitolato Giorgio Agnisola, dell’arte della critica.

 

Giovanni Cardone

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