CulturaViaggiMuseo di Stabiae nella reggia di Quisisana con oltre 8 mila reperti

https://www.eolopress.it/index/wp-content/uploads/2020/10/Reperti_castellammarestabia.jpeg

Da residenza di caccia del Re Carlo di Borbone a luogo di cultura e contenitore d’eccezione: nasce il museo archeologico di Stabia intitolato a Libero D’Orsi con sede nella splendida reggia di Quisisana.
Dopo una trattativa durata un quinquennio lo scorso anno fu sottoscritta la convenzione tra il comune di Castellammare nella figura del sindaco Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, e il parco archeologico di Pompei, nonché direttore generale dei musei, Massimo Osanna, e a un anno dall’inizio dei lavori la struttura ha aperto le porte al pubblico. 

Un sogno per molti stabiesi che aspettavano questo momento dal 1997 quando fu chiuso l’Antiquarium voluto dal preside Libero D’Orsi, realizzato in alcuni ambienti della scuola media. Fin dal 1950 con gli scavi e l’esplorazione delle ville romane sulla collina di Varano l’Antiquarium era diventato uno scrigno di tesori con più di 8000 reperti archeologici rinvenuti in tutto l’ager stabianus. Da allora questi reperti erano in attesa di ricollocazione.

Attraverso quindici sale espositive sarà possibile visitare le due sezioni del museo: gli scavi borbonici e quelli di Libero D’Orsi. In un viaggio attraverso gli usi e i costumi della popolazione, si viene catapultati nel passato in un gioco scenografico di dipinti e rimandi, e con “parati” che richiamano le atmosfere delle ville stabiesi.
Singolare l’allestimento del percorso espositivo ha cui hanno contribuito il direttore delle ville di Stabia e della reggia di Quisisana, Francesco Muscolino, Massimo Osanna al progetto scientifico, l’archeologa Luana Toniolo, lo studio COR arquitectos di Roberto Cremascoli, Okumura, Rodriguez che ha lavorato al riutilizzo delle vetrine dell’Antiquarium degli anni ’50.

E’ in progettazione un ampliamento dello spazio espositivo considerando la mole di reperti in possesso, ma intanto “questo contenitore deve iniziare a vivere- ha ribadito Massimo OsannaStiamo lavorando a un piano dedicato all’attività formativa, attraverso convenzioni con l’università, a cominciare dalla Scuola superiore meridionale di Napoli. Questo luogo dovrà popolarsi di studiosi, visitatori, studenti.”

La Reggia ospiterà anche il museo civico come ribadito dal sindaco Cimmino : “Restituiamo ai cittadini non solo stabiesi ma di un intero comprensorio l’arte, la cultura, le bellezze ineguagliabili che questa città possiede. Diversi gli investimenti che riguarderanno la Reggia di Quisisana e tutte le aree limitrofe” . L’amministrazione comunale da mesi sta lavorando alla candidatura di Castellammare a capitale della cultura 2022. 

Assente all’anteprima per “sopraggiunti impegni istituzionali” il ministro Dario Franceschini che ha fatto però pervenire il suo messaggio: “Sopraggiunti impegni istituzionali mi impediscono di partecipare come avrei voluto alla cerimonia di inaugurazione del Museo archeologico Libero D’Orsi. Sono contento che dopo la rinascita del parco archeologico di Pompei, il sito archeologico di Ercolano, anche la terza città sepolta dal Vesuvio nel 79 riveda la luce dell’ex Antiquarium stabiano come desiderava il professore Libero D’Orsi, uomo di grande senso civico a cui è intitolato questo bellissimo museo. All’indomani della ratifica della convenzione di Faro, che riconosce il patrimonio culturale come fattore cruciale per la crescita sostenibile, lo sviluppo umano, la qualità della vita e accresce il senso di appartenenza delle comunità verso il proprio patrimonio artistico e paesaggistico, un altro importante museo con le sue bellezze da ammirare e tutelare si apre nel territorio campano per essere visitato da tutti. Nel porgere a tutti voi il mio personale saluto, desidero esprimere il mio sincero apprezzamento per i risultati straordinari raggiunti dal direttore generale Massimo Osanna e di tutte le professionalità che in questi anni hanno lavorato nel Parco archeologico di Pompei. Oggi la vera sfida da vincere è quella fuori, intorno agli scavi, e l’apertura del museo archeologico Libero D’Orsi va in questa direzione”.

Orari e costo del biglietto

Aperta tutti i giorni (tranne il martedì):
dalle 9 alle 19 con ultimo ingresso alle ore 18 (periodo estivo);
dalle 9 alle 17 con ultimo ingresso alle ore 16 (periodo invernale).

Il biglietto costa 6 euro (+1,50 su prevendita online); ridotto 2 euro  (+1,50 su prevendita online). Gratuità come da normativa vigente.
Si può acquistare sul sito www.ticketone.it, unico rivenditore autorizzato.

 

 

Redazione Eolopress

Leave a Reply