LAVOROMercatoCercasi agronomi nella piana del Sele, appello delle aziende

Federico Mazza11/02/2020
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Sono poco più di cinquanta gli agronomi attivi nella piana del Sele, ma in uno dei poli europei delle insalate di IV gamma, si tratta di quisquilie. Le imprese operanti sul territorio da tempo lamentano una carenza giovani leve e nuove professionalità da impiegare nel settore dell’agroalimentare. 
Nel distretto orticolo della piana del Sele  si è alla disperata ricerca di giovani agronomi, diplomati o laureati, preferibilmente residenti nella provincia di Salerno. Da mesi come riportato anche da alcuni organi di stampa i produttori locali hanno lanciato diversi appelli rivolti a chiunque fosse interessato a seguire le varie attività documentali e burocratiche collegate alla produzione di un prodotto agricolo: dal monitoraggio in campo di malattie e insetti, alla compilazione dei “quaderni di campagna”, fino alla gestione delle certificazioni di qualità (Global Gap, Grasp, ecc.).
 
“I requisiti richiesti dalle imprese sono essenzialmente tre – ha spiegato Marco Del Grosso, agronomo e consulente tecnico di Battipaglia sulle pagine di Italiafruit news- la conoscenza effettiva delle unità di misura, della lingua inglese e, soprattutto, la voglia di stare in campagna. A seconda della superficie aziendale ogni impresa, che produce prodotti ortofrutticoli tagliati e pronti per l’uso, ha assolutamente bisogno di avere uno o più tecnici alle proprie dipendenze. Il problema è che oggi si contano soltanto poco più di 50 agronomi attivi sul territorio. Troppo pochi per rispondere alle necessità quotidiane dell’intero polo orticolo”.
 
Nella piana del Sele, la produzione dedicata agli ortaggi di IV gamma si sviluppa su circa 5.000 ettari di serre, dei quali circa la metà sono destinati a una singola coltura: la rucola.  C’è dunque la necessità per le aziende di assumere personale, nuovo e qualificato. Lo stesso Del Grosso aggiunge: “lo stipendio mensile che viene generalmente offerto ai giovani alla prima esperienza non è alto, essendo inferiore ai 1.000 euro netti. Ecco perché è preferibile essere residenti nel Salernitano. Ma dopo diversi anni, i più bravi, possono arrivare a guadagnare fino a 3.000 euro al mese”
 

Federico Mazza

Esploratore gastronomico

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