IN CITTA'SportDa Eboli a New York, madre e figlia alla maratona per vincere sulla malattia

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Quando la tenacia, il coraggio e la voglia di non arrendersi portano un uomo a sfide impensabili, a successi insperati, è il caso di Antonietta Di Candia, 49 anni, mamma, lavoratrice, che ha deciso di mettersi in gioco allenandosi per una delle tappe più importanti nella carriera di un podista: la maratona di New York.
Tutto nasce due anni fa con l’iscrizione al Micap, accademia di coaching, che frequenta insieme alle due figlie Martina di 19 anni e Federica di 17. Da allora chilometri ha macinato sotto le suole, partecipando a gare podistiche sempre più impegnative, superando con successo tutte le prove fisiche previste. 
Antonietta Di Candia non ha mai smesso di allenarsi, anche quando le è stato diagnosticato un cancro. La malattia non l’ha fermata, Antonietta aveva ben in mente il suo obiettivo correre a New York con la figlia maggiore. Ad ottobre scorso a conclusione dell’anno accademico ha sostenuto e superato con eccellenza gli esami e la maratona di 30 chilometri prevista in un tempo stabilito. Era pronta per partecipare alla “signora delle maratone”, 42 20 chilometri attraverso i cinque distretti newyorkesi. 

C’era anche lei quest’anno (3-4 novembre) in Central Park tra gli atleti acclamati dalla folla, con accanto la figlia Martina Martucciello, diplomatasi quest’anno all’istituto tecnico commerciale di Battipaglia, istruttrice di nuoto alla piscina di Bellizzi, con l’ambizione di diventare un coach professionista, e pare che il suo primo successo l’abbia ottenuto calpestando il suolo americano con sua madre. Ancora un anno ed anche Federica, oggi minorenne, raggiungerà gli Stati Uniti.    

Grandi emozioni racconta Antonietta  “grande è la soddisfazione di essere riuscita nell’impresa nonostante la malattia. Dopo una pausa obbligata di un mese- aggiunge- ho ricominciato ad allenarmi ed oggi sono certificata al Micap come RRC (Real Result Coach), ovvero un coach che ha affrontato e superato con eccellenza i propri limiti e le sfide che la vita pone”.   

Antonietta Di Candia, che vive con la sua famiglia ad Eboli ed è iscritta all’associazione “Isaura  Valle dell’Irno” di Mercato San Severino, solleva oggi con orgoglio la sua medaglia. Anche lei tra i 2846 atleti ad aver tagliato il traguardo.      

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Nutrita la pattuglia azzurra presente quest’anno all’evento, e nonostante non ci sia stato il podio, gli atleti italiani hanno ottenuto ottimi tempi. Nella classifica maschile al primo posto troviamo Massi Milani, 47enne di Gorla Minore (Varese), che ha corso nel tempo di 2h27:30 giungendo 54° complessivo e secondo di categoria. Alle sue spalle Thierry Ini, nativo di Casablanca ma italiano di nazionalità, con 2:33:45; al terzo Francesco Mascherpa in 2h33:56. 
La classifica italiana femminile vede invece il successo di Ilaria Novelli, 29enne di Campobasso, in 3:08:27. Seconda Barbara Piancastelli in 3:12:08; terza Daniela Perinu in 3:12:30.
 Qui la classifica femminile completa.

Redazione Eolopress

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