MercatoIl vino “made in Italy” conquista i mercati americani. Boom dell’export

Federico Mazza16/03/2019
https://www.eolopress.it/index/wp-content/uploads/2019/03/Vino_italiano.jpg

Cresce il consumo di vino italiano negli USA, che si conferma principale mercato di destinazione delle esportazioni vinicole italiane, assorbendo circa un quarto del totale delle vendite all’estero.
Secondo uno studio dello Us Department of Commerce, l’Italia si conferma leader nella fornitura di vino: nel 2018 l’esportazione di vino tricolore e’ cresciuta del 6,8% in valore (pari a 1,984 miliardi di di dollari), la più elevata dell’ultimo quinquennio, e dell’1,2% in quantità rispetto all’anno precedente. Nello stesso anno la quota di mercato è salita dal 31,4% al 32%, con i prezzi medi che hanno segnato un +5,4%, arrivando a 5,9 dollari al litro.

Nonostante la crisi il consumo di vino negli Stati Uniti continua ad aumentare, e questo è dovuto principalmente a due categorie di consumatori: i giovani e le donne, specialmente nella fascia d’eta compresa tra i 21 e i 33 anni. 
Il consumo di vino in America tra le donne è estremamente importante perché sono loro a determinare le scelte d’acquisto delle famiglie, dimostrando spesso una particolare attenzione al rapporto qualità/prezzo e una sensibilità verso i valori aggiunti del vino.

Spesso il consumatore americano preferisce una bottiglia di vino italiano non solo per un determinato sapore, ma anche, e soprattutto, per la cultura e la tradizione che quella bottiglia trasmette. I vitigni autoctoni italiani hanno acceso l’interesse del consumatore, dando nuovo impulso alle vendite. Certamente la diffusione della ristorazione italiana, apprezzata più di qualsiasi altra e da tempo sdoganata dalla nicchia di cucina etnica, è stata un notevole punto di forza nell’esportazione e nella vendita di vino italiano in America. 
Cresce tra i consumatori l’interesse anche per i vini prodotti da varietà indigene delle regioni minori, quali ad esempio Falanghina o Aglianico dalla Campania, Primitivo dalla Puglia e molti altri. Varietà di vino fino a cinque anni fa praticamente introvabili negli Stati Uniti ora campeggiano sui menù dei maggiori ristoranti.

 

Federico Mazza

Esploratore gastronomico

Leave a Reply