ARCHIVIOHennè: come e perché usare le tinture naturali

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Hennè e tinte vegetali. Un territorio in cui molte vorrebbero inoltrarsi, ma che spesso viene considerato ostico, difficile, complicato. Certo, bisogna informarsi e seguire alcuni semplici passaggi, ma i benefici che ricevono i capelli trattati con hennè ed erbe tintorie rispetto alle chiome stressate dalle tinte chimiche sono enormi: i capelli acquistano lucentezza, forza, vitalità e salute.

Tante sono le domande, i dubbi e le curiosità prima di iniziare. Qui proviamo a fare un po’ di chiarezza.

La prima cosa da sapere è che la polvere che chiamiamo comunemente hennè deriva dalla pianta Lawsonia Inermis, le cui foglie contengono una molecola colorante rosso-arancione. Queste foglie vengono essiccate e poi polverizzate, ottenendo così la polvere utilizzata per tingere i capelli.

L’hennè puro è un colorante sui toni del rosso

 

Mescolato con altre erbette tintorie, come ad esempio con l’indigo (quello che comunemente viene chiamato hennè nero) o con polvere di mallo di noce, può dar vita a ottime miscele che virano più sul castano o su altre tonalità. Ma si tratta, appunto, di miscele di polveri di erbe. 
Ed è proprio la Lawsonia che si deve utilizzare se la necessità è quella di coprire i capelli bianchi. Possiamo miscelarla con altre erbette se vogliamo smorzare i toni del rosso, ma deve assolutamente esserci se l’obiettivo è coprire i bianchi.

Per preparare e applicare l’hennè ci vogliono solo un po’ di costanza e pazienza, e ci si prende facilmente la mano. Si versa la polvere in un recipiente dedicato aggiungendo acqua calda poco alla volta, fino a formare una crema liscia e morbida. Si spalma generosamente il composto sui capelli puliti, dalla radice alle punte, si chiude tutto con pellicola trasparente e si lascia in posa.

Se si devono coprire capelli bianchi o se comunque si desidera un cambiamento di tonalità piuttosto deciso, la posa deve essere di almeno due ore.
Se si vogliono ottenere dei riflessi più decisi e luminosi e rinforzare il capello, basta anche un tempo tra i 60 e i 90 minuti. In genere sulle confezioni si trovano consigli sui tempi di posa, in ogni caso secondo me è sempre meglio non esagerare: due, al massimo tre ore sono più che sufficienti perché il capello assorba il pigmento colorante.

Con l’hennè e le erbe tintorie, con il tempo, l’esperienza e i giusti mix si possono ottenere svariatissime tonalità di colore, ma non si potranno mai schiarire i capelli. Le miscele bionde o chiare sono per chi ha già una base bionda o chiara. Se sei castana e vuoi diventare bionda, purtroppo le erbe non possono aiutarti.

Un’attenzione particolare nell’applicazione dell’hennè è richiesta sui capelli trattati con tinte sintetiche. Se i capelli non sono decolorati, in linea di massima si può procedere con l’hennè, ma sempre con un fondamentale accorgimento: fare una prova su una ciocca nascosta. In generale l’hennè richiede un capello libero da sostanze chimiche, ma se dopo una prova il risultato del colore è soddisfacente e non ci sono stati risultati indesiderati, si può procedere ed iniziare il meraviglioso viaggio nel mondo dell’hennè.

Non possiamo prevedere con esattezza quale sarà la precisa sfumatura di colore che la chioma prenderà con le erbe tintorie: molto dipende dalla struttura del capello, dalla sua corposità e porosità, dal suo stato di salute e da altri personalissimi fattori. Ma il bello è proprio questo: sfumature uniche prenderanno vita sui tuoi capelli, è questa la magia dell’hennè.
Redazionale

 

Antonella Bognanni

Dai rimedi naturali alla cosmesi eco-bio, questo è "Cosmobio", da cui prende il nome la rubrica su Eolopress.

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