DemospianadelseleCapaccio, la casa dei sette omicidi potrebbe diventare un’attrazione turistica

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Basta dire “casa dei sette omicidi” e la maggior parte dei capaccesi ti indica il luogo e ti racconta la storia, appresa dagli avi, arricchendola di altri particolari, magari appresa da genitori e nonni. Sì, perché il fatto avvenne il 24 gennaio del 1922. Il più efferato fatto di cronaca nera registratosi in epoca moderna. Tre adulti e quattro bambini, barbaramente uccisi una notte a colpi di ascia.

Foto di Gaetano Apolito

E’ appena fatto buio. Gli assassini furono individuati, arrestati e condannati all’ergastolo. La casa, la masseria Palumbo – Marandino, [nessuno delle loro famiglie è coinvolto], diventerà una sorta di “balcone sull’abisso” e “caduta negli inferi” della mente umana. C’è anche una sopravvissuta: una bambina che ha meno di un anno verrà salvata dalla mamma, che seppur morente per i colpi ricevuti, riesce a infilare la bambina, anche lei ferita da un chiodo nella fronte ed evidentemente svenuta, nel forno rurale. La mattina dopo è il suo pianto a rincuorare inquirenti e soccorritori: anche dopo l’orrore la vita si fa sentire. La casa. I racconti sui luoghi, da parte dei vicini, sono da horror. Urla umane sentite nella notte, fantasmi che ancora vagavano nella zona, impronte dei palmi delle mani insanguinate in molte parti. Addirittura una stanza risultava murata per impedirne l’accesso. Le tracce lasciate dagli assassini non si sono mai riuscite a cancellare anche dopo quasi un secolo. Tracce di tunnel che partivano dai terreni circostanti.

Racconta Gaetano Apolito: “C’è una specie di buca nel terreno che conduce chissà dove, inutile dire mi ricordò subito “La casa sull’abisso” di William Hope Hodgson, La casa dei fantasmi. Quella vera e propria “casa sull’abisso” è ancora lì, e della sua dimensione imponente che sconfina nel mistero e nel romanzo, uscita sensazioni di diverso tipo. Qualcuno ora starebbe pensando ad un’utilizzazione di tipo turistico“
E’ stata recentemente comprata da una società che è intenzionata a ristrutturarla”, racconta un immobiliarista capaccese. Diventerà un condominio o un “parco dei misteri”? Con lo sconcerto di chi vorrebbe preservarne l’inaccessibilità per farne un monito perenne.

di Antonio Di Marco
*dal quotidiano “Le Cronache”

 

Redazione Eolopress

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