SaluteIntegratori alimentari: un business da 3 miliardi di euro

Federico Mazza21/06/2018
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L’Italia si assesta come il principale mercato in Europa di integratori alimentari, l’intero comparto nel 2017 ha registrato una crescita del 5,9% rispetto all’anno precedente e, nonostante gli esperti esprimano dubbi sulla loro efficacia e sicurezza, a farne uso sono 32 milioni di italiani, il 65% della popolazione adulta. 

 

Un business di circa tre miliardi di euro con riferimento solo al canale della farmacia e della Gdo, che rispettivamente a fine 2017 registravano un valore di mercato del 91,2% e dell’8,8%, questi dati sono stati diffusi in occasione della XIX convention di Federsalus, associazione nazionale produttori e distributori di prodotti salutistici. “Gli integratori alimentari – è emerso alla convention – possono giocare un ruolo importante nell’ambito della prevenzione primaria, contribuendo a mantenere in salute la popolazione e quindi con un impatto significativo in termini di welfare collettivo e di risparmio per il Sistema Sanitario”.
Federsalus ha, inoltre, sviluppato delle Linee Guida in materia di regolamentazione della comunicazione commerciale e di aggiornamento scientifico sugli integratori alimentari: “Attribuire ai prodotti proprietà o caratteristiche che non possiedono, proprietà terapeutiche o di prevenzione e cura delle malattie, rientra tra ciò che degli integratori non si deve dire. La comunicazione commerciale al consumatore deve conformarsi a quanto specificamente indicato nelle indicazioni nutrizionali e sulla salute espresse nel Regolamento 1924/06 e approvate dalla Commissione Europea, e alle Linee Guida del Ministero della salute riferite alle sostanze vegetali e alle altre sostanze ammesse negli integratori alimentari”. 

Stabilito che sono “fake” le informazioni circolanti sulla prevenzione dal cancro, come rimedio per la cura di malattie o da usare in sostituzione di un pasto, molti sono quelli che utilizzano gli integratori come fonte di benessere generale. Un recente studio italiano pubblicato su PlosOne, sulle abitudini all’uso di integratori alimentari tra gli studenti, con diverso grado di istruzione e di interesse culturale, ha evidenziato come risultino più popolari tra i teenager gli integratori multivitaminici rispetto a quelli per perdere peso. E la maggioranza dei consumatori non considerano mai l’uso di complessi multivitaminici come una necessità per colmare eventuali mancanze di nutrienti dal cibo, ma come strumento utile ad aumentare le capacità mentali e fisiche“. Fondamentale, dunque, la corretta informazione sulle sostanze contenute nei prodotti, vitamine e i minerali che favoriscono l’assunzione di determinati principi nutritivi, ma nulla più. 

Per la Federazione Italiana Scienze della Vita (Fisv) e la Società Italiana di Farmacologia (Sif), insieme ad altre cinque comunità scientifiche specializzate, “gli integratori vitaminici e minerali non avrebbero rilevanti benefici per la prevenzione primaria o secondaria di malattie croniche non correlate a carenze nutrizionali. Anzi a facendo un uso improprio di integratori o di supplementi alimentari si può incorrere in effetti indesiderati (sia per la concomitanza di patologie o di trattamenti farmacologici, sia per la potenziale tossicità che oligoelementi e vitamine possono esercitare sull’organismo). Ecco perchè soltanto una buona dieta può “sanare” eventuali carenze di oligoelementi o vitamine”. 

La popolarità di questi prodotti per l’automedicazione (secondo JAMA se ne stimano 90mila) e la facilità con cui si acquistano (senza l’obbligo di ricetta) pongono interrogativi sul loro impiego, sui presunti benefici e sui rischi per la salute con un uso esagerato o inappropriato.
Il rischio di errore è molto elevato dal momento che non esiste una normativa unica e specifica per la comunicazione commerciale degli integratori alimentari, che non dimentichiamo sono sul merca
to con la sola condizione di garantire l’applicazione delle Gmp, le pratiche di buona fabbricazione (per garantire l’assenza di contaminanti come virus e batteri e di sostanze tossiche come metalli pesanti e impurità chimiche). 


ALCUNI ESEMPI DI INTEGRATORI ALIMENTARI

Carnitina
Acido folico
Creatina
Probiotici e Prebiotici
Omega-3
Pappa reale
Ginseng
Ginkgo biloba

 

Federico Mazza

Esploratore gastronomico

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