ARCHIVIOCronacheInchiesta sulla morte della bimba di 8 mesi appena dimessa dall’ospedale pediatrico

ospedale santobono

Era stata dimessa giovedì dall’ospedale “Santobono” (foto) autentica eccellenza della pediatria e della neonatologia del Mezzogiorno: purtroppo non ce l’ha fatta la piccola R.B., appena otto mesi di vita ed una brutta crisi respiratoria irrisolta. Che ieri l’ha stroncata, fermando per sempre il suo cuore. I genitori hanno sporto denuncia e il sistema si è immediatamente attivato. E dunque a soli due giorni dalla tragedia di Catania, con la bimba appena partorita morta dopo essere stata respinta da tre ospedali, ecco che si ripresenta una sorta di “bis”, seppur tratteggiato da condizioni e contesti diversi. 

Unico elemento comune: vite giovanissime che vanno in fumo per ragioni che, probabilmente, si riveleranno meno misteriose di quanto si immagini. E’ ciò che la procura di Napoli sta già tentando di appurare a poche ore dalla presentazione dell’esposto della coppia napoletana, da ieri e all’improvviso, senza più una figlia di 8 mesi.

Lei era di Ponticelli, quartierone popolare all’ingresso sud orientale di Napoli, tra l’altro ospite di un’altra importante struttura specializzata nell’assistenza pediatrica e materno-infantile, Villa Betania. Evidentemente anche lì c’era affollamento, oppure la patologia della piccola era tale da render necessario il ricovero nel più attrezzato ospedale pediatrico del territorio. «Giovedì scorso mia figlia non riusciva a respirare, accusava disturbi alternati e così il ricovero s’è fatto urgente» hanno riferito i genitori nell’immediatezza del fatto. «Dopo cinque giorni siamo rientrati a casa e poi, all’improvviso, tutto è precipitato».

 

Come detto, sulla vicenda è stata immediatamente aperta un’inchiesta della procura della repubblica di Napoli, coordinata dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio. Gli inquirenti, come da prassi, hanno disposto il sequestro della documentazione sanitaria presso l’ospedale (cartella clinica, atti del ricovero, prescrizioni, etc.): questo in una prima fase della procedura perché, nel volgere di poche ore, verosimilmente, acquisiranno anche la documentazione attestante il tipo di trattamento ricevuto, le cure, il piano terapeutico post-dimissioni e le cure ricevute in precedenza a casa.



Gli investigatori (stanno operando gli agenti della Polizia di Stato) hanno già sentito come testimone la pediatra della bimba, il medico che più di ogni altro conosce la vita clinica -seppur breve- della sfortunata bambina di Ponticelli. Anche i genitori saranno ascoltati. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria per le opportune valutazioni del caso. Che non mancheranno di arrivare nelle prossime ore.

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 14 febbraio 2015)

Redazione Eolopress

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