ARCHIVIOGrana per il sindaco De Mita: due concerti nel suo comune ma nessuno avvisa la Siae

admin26/08/2014
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De Mita fascia sindaco Nusco

Com’era la battuta in quel famoso film di Mario Monicelli? «Mi dispiace, io sò io e voi nùn siete un c….»: così disse ai presenti uno strepitoso Marchese del Grillo (Alberto Sordi) a chi, sgomento, assisteva al mancato arresto del nobile dopo una rissa in osteria. 
Ecco, uno come Ciriaco De Mita (foto) se pur avesse pronunciato una frase del genere – ma di certo non l’avrà neppure pensata- al cospetto degli ispettori della Siae avellinese che gli chiedevano conto di un paio di concerti “portoghesi” svoltosi a Nusco, sarà infastidito dall’accostamento ad una notizia del genere.

 

Questa: l’ex segretario Dc ed ex premier, oggi è il sindaco di Nusco, centro irpino che non ha bisogno di presentazioni. Succede, ora, che se una sera d’estate (ma vale per tutto l’anno) si facciano concerti in pubblico, ci sia da pagar dazio alla Siae, ente di tutela dei diritti degli autori presieduto da Gino Paoli. E’ la legge che lo stabilisce. 
Cosa è capitato in quel di Nusco, dove il vecchio cavallo di razza della politica con la famosa “P” maiuscola, s’è trovato fra i piedi volgari faccende di danaro e bolli? Che si facciano concerti o iniziative patrocinate dal comune e che queste risultino ‘abusive’, cioè senza l’autorizzazione della Siae nel caso specifico. Sarebbe accaduto -raccontano con comprensibile circospezione alcuni testimoni- per due eventi in particolare: “Nusco in folk” del 20 e 21 agosto in piazza Natale, e per il concerto di Edoardo Bennato nell’ambito delle celebrazioni della festa in onore della “Beata Vergine Maria del Monte Carmelo” tra il 22 e il 23 agosto.

A quanto risulta a Libero il punto non è tanto quello dei soldi da girare alla Siae quanto piuttosto che quelle serate si siano svolte senza la preventiva, obbligatoria autorizzazione: cui tutti devono attenersi, teoricamente anche il comune di Nusco. Praticamente non pare sia andata così e le polemiche iniziano a fermentare.

Si dirà: cosa c’entro io, faccio il sindaco, ci si rivolga al “Comitato festa”. Formalmente ineccepibile, sostanzialmente funziona in altro modo. Ora, una parolina in favore della Siae potrebbe metterla l’ex leader Dc, visto che tra i membri di questo comitato organizzatore risulta anche Antonia De Mita, sua figlia, attiva promotrice degli eventi. L’aspetto curioso è che pochi giorni prima il comune di Nusco aveva organizzato un dibattito/convegno pubblico incentrato proprio sulla tutela del diritto d’autore. Ma la frase di Sordi da quelle parti nessuno l’ha sentita. 

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Libero” del 26 agosto 2014)

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