ARCHIVIORiabilitazione e giungla delle tariffe, parla Morlacco: «Entro il 30 giugno accordo chiuso»

admin17/06/2014
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Morlacco Mario

E’ uno di quegli uomini che ha dovuto arginare l’alluvione di danaro che ha travolto le casse della sanità campana nell’epoca dolce del rinascimento bassolinian-demitiano. Si chiama Mario Morlacco (foto)  è il sub commissario per il Piano di rientro dal deficit sanitario (che toccava gli 8 miliardi di euro, tanto per dare un’idea di ciò di cui parliamo): in pratica è l’uomo che decide, dopo il presidente della giunta regionale Stefano Caldoro, vita e morte dei conti di gestione della sanità in Campania. Vaste programme, avrebbe detto qualcuno. E in parte, va riconosciuto, ci stanno riuscendo a Palazzo Santa Lucia risalendo una china che l’allegria gestionale del centrosinistra dell’ultimo ventennio almeno presentava come un dirupo inarrivabile. 

I dati generali e di tendenza sembrano migliorati, certo ci sono ancora aree e sacche di insipienza amministrativa e di sprechi ingiustificabili ma, del resto, nessuno è perfetto ed ogni cosa a sua tempo. Si vedrà.

Mario Morlacco, però, raggiunto da Cronache del Salernitano, si schermisce e subito precisa che «guardi non parlo normalmente con i giornalisti, c’è un livello politico che ha la precedenza in questa materia». 

Capisco dottore, ma volevamo soltanto farle alcune domande perché questo giornale si è occupato di questioni concernenti l’universo dei centri di riabilitazione accreditati…

«Ho capito ma si renderà conto che non spetta a me delineare scenari generali, io sono un tecnico e come tale di questioni tecniche mi occupo: altro non saprei dirle»

Infatti dottor Morlacco, io proprio di questioni di tale natura volevo discutere con lei se lei fosse disponibile

Il vice-capo (c’è solo Stefano Caldoro che potrebbe mettere in discussione una sua decisione) della Sanità campana è purtroppo in treno durante la conversazione e, pertanto, l’audio è stato continuamente interrotto

«Mi dica pure, se è qualcosa su cui posso rispondere sarò lieto di farlo»

Si, allora: su questo quotidiano abbiamo trattato della famosa tariffazione dei centri di riabilitazione e della giungla che sembrerebbe esserne derivata sul nostro territorio

«Ah si, conosco l’argomento»

Bene, abbiamo ospitato l’opinione di specialisti, giuristi, tecnici della materia e via dicendo»

«E dunque?»

Chiedevo il suo parere

«Guardi, gliela faccio breve: per ciò che concerne le tariffe che la Regione riconosce a quelle strutture che si occupano della riabilitazione la questione è molto semplice»

Cioè?

«Non vorrei essere troppo tecnico, appunto, ma le posso dire che siamo orientati ad adeguarci alle indicazioni che promanano dal ministero»

Tutto qua? 

«Ovviamente no. Come lei sa abbiamo accolto le osservazioni dei centri specializzati e delle associazioni di riferimento, e ci siamo preoccupati di analizzare ben 101 bilanci di queste strutture proprio per capire come adeguare uniformemente le tariffe»

Il calcolo dei famosi costi standard di cui Cronache si è occupato?

«Diciamo di sì, che sinteticamente la questione così è: le associazioni (Aiop, Aris e tutte le altre, ma consideri che esistono anche i cani sciolti) hanno prodotto osservazioni, stanno valutando le determinazioni che riterranno opportuno comunicarci, dopodiché si tireranno le somme»

Il che significa?

«Che siamo sulla buona strada, mi par di capire che le associazioni abbiano valutato attentamente le cose e siano disponibili a lavorare in perfetta sinergia con le indicazioni generali»

Una volta trovata la cosiddetta “quadra” s’intende

«Certo. Diciamo che entro la fine di questo mese il cerchio sarà chiuso. Questo lo può scrivere con certezza»

Scrivo proprio così, che Morlacco considera il 30 giugno il termine ultimo per la definizione della questione delle tariffe e dei costi standard dei centri di riabilitazione in Campania?

«Esattamente» 

Grazie dottor Morlacco, per le altre domande rimandiamo ad un’occasione migliore?

«Vedremo, grazie a lei, a presto»

Peppe Rinaldi (dal quotidiano “Cronache del Salernitano” del 15 giugno 2014)

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