ARCHIVIOAl “Moa” di Eboli ricordi e riflessioni sull’Olocausto

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MOA memoria ebrei

EBOLI (SA)- Il MOA–Museum of Operation Avalanche è lieto di presentare la giornata di studi “L’Olocausto: ricordi e riflessioni”, organizzata dall’Associazione “Libertà e Giustizia” (Circolo di Eboli), la Comunità ebraica di Napoli e col patrocinio della Città di Eboli.

 

L’evento si terrà presso il museo ebolitano sullo Sbarco giovedì 17 Gennaio 2013, alle ore 17.30 27 Gennaio 1945, una data incisa ovunque come indelebile marchio a fuoco. Essa permane perché mai stata dimenticata, anzi, il suo ricordo è onnipresente ancora oggi per tutti, quelli che sanno e quelli che, con le mani solcate e i capelli bianchi, col capo basso “sentirono” sulla propria pelle quei lunghi e gelidi mesi vissuti tra abuso, prigionia e odore di morte. Quello fu un giorno freddo che però riscaldò di striscio il cuore e lasciò intravedere oltre le mura nere della vergogna uno spiraglio di speranza. Si, perché è proprio in quella data che vengono abbattuti gli invalicabili cancelli di Auschwitz, valicando così nella realtà di quelle orrende fabbriche della morte. Milioni furono i morti, ma i ricordi sono ancora vivi e rimangono immutati, finché a mente d’uomo si riuscirà a mantenere tutto impresso. Onore e memoria, “ricordare” per commemorare, come pure “agire” per conoscere e non tacere dinanzi agli orrori che hanno colpito intere comunità nel più grande sterminio di massa. Ricordando l’Olocausto, questo falò fatto di uomini, il MOA museum rende omaggio al ricordo e alla riflessione di quella catastrofe chiamata Shoah.

Se comprendere tali atrocità risulta davvero impossibile, conoscere è assolutamente necessario, così come ha affermato Primo Levi, e a distanza di sessantotto anni il museo sull’Avalanche, in occasione di tale data, vuole contribuire alla conoscenza e alla memoria con una giornata storico-documentaria prevista di uno screening sulla Shoah, un dibattiti con reading su Primo Levi, come pure un talk tematico con interventi di voci dall’Olocausto, ovvero i figli della tragedia e testimoni diretti dello sterminio provenienti dalla Comunità Ebraica di Napoli, ospitata per l’evento presso il museo ebolitano.

Seguirà il corposo programma, in chiusura, un’esibizione corale con canti tipici della cultura ebraica.

Ufficio Stampa e Comunicazione

Gianmatteo Funicelli

 

Redazione Eolopress

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