ARCHIVIORestaurate le tre coppe in ossidiana di Stabiae

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Coppe Stabiae

NAPOLI- Restaurate le tre coppe di ossidiana di Stabiae, rotte in seguito a una caduta un anno e mezzo fa. Dopo 14 mesi di restauro, i preziosi oggetti decorati con motivi egittizzanti, sono nuovamente esposti al pubblico del Museo Archeologico nazionale di Napoli.

 

Il lavoro dei tecnici del Laboratorio del Museo ha consentito – si legge in una nota della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei – non soltanto di ricomporre i frammenti raccolti dopo l’imprevedibile incidente, ma di integrare elementi delle parti strutturali e di quelle decorate.

Sono state trovate, in contenitori lasciati dai vecchi restauratori negli armadi del Medagliere, scaglie di ossidiana e tarsie di pietre dure non inserite all’epoca della precedente ricomposizione realizzata negli anni ’60 e rivista intorno al 1974. Si è giunti, così, a correggere e integrare le figurine di offerenti e quelle degli animali sacri sotto il tempietto, aggiungendo con estrema pazienza, entro il contorno di filo d’oro, pezzetti di lapislazzuli, malachite, diorite, corallo bianco e rosso, rendendo così meglio leggibili alcuni particolari. Le tre pregevoli opere sono state collocate in via provvisoria nella sezione pompeiana del Museo, tra gli oggetti in faïence, anch’essi ispirati all’antico Egitto, in attesa di una futura sistemazione tra i materiali che attestano i contatti delle città vesuviane con la cultura, i miti e le religioni delle opposte sponde del Mediterraneo.

Redazione Eolopress

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