ARCHIVIOCastel Volturno, blitz al Parco Saraceno: presi altri figuranti di Gomorra, le intercettazioni

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Parco Saraceno

CASERTA- “Se non mi da’ i soldi gli bruciamo la casa. Non ho neanche i soldi per comprare il pane, gli ho dovuto dare le palate per farmi dare dal nero 150 euro”. Cosi’ parlava in un’intercettazione telefonica al suo complice, Anna Iannone, 40 anni, madre di un ragazzo appena ventenne rinchiuso nel carcere di Secondigliano e, soprattutto, ex compagna di Giovanni Venosa, attore del film “Gomorra”. La Iannone e’ stata arrestata assieme a Marcello D’Angelo, collega di set del suo ex compagno. Anche lui aveva ottenuto dal regista Matteo Garrone una piccola parte del film.

Aveva interpretato la parte di un camorrista nel parco di palazzine di Castelvolturno che sono state abbandonate da oltre 20 anni dai proprietari. I carabinieri, coordinati dai pm Cesare Sirignano della Dda di Napoli e Simona Belluccio della Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno anche scoperto come il clan Venosa – che ha la sua roccaforte a San Cipriano d’Aversa – gestisse ogni traffico all’interno del Parco Saraceno (foto) a partire dallo spaccio di droga, nonostante i continui arresti dei capi, dal Luigi detto “Giggino O Cucchiere” (in prigione dal 2005 e condannato nel processo Spartacus), ai fratelli Umberto e Giuseppe passando per i nipoti Pietropaolo e Salvatore arrestati nel giugno scorso.

Proprio Salvatore ha deciso di collaborare con gli inquirenti raccontando insieme all’altro pentito Roberto Vargas e ad alcuni inquilini che hanno presentato denuncia il ruolo ricoperto dal 47enne D’Angelo e dalla Iannone: i due, e’ emerso anche grazie alle intercettazioni, imponevano il pizzo per conto dei “Cocchieri” sotto forma di canone d’affitto agli inquilini del Parco Saraceno dove il gruppo dei Venosa gestiva i traffici di denaro.

Redazione Eolopress

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