ARCHIVIOTerreni agricoli e limiti edilizi, Polito (Fli): «Fermiamo lo scempio»

https://www.eolopress.it/index/wp-content/uploads/2012/09/Polito_Paolo_nuova.jpg

Polito_Paolo_nuova

EBOLI (SA)- Dal capogruppo di Fli Paolo Polito riceviamo e pubblichiamo: «In data odierna il Consiglio dei Ministri, su proposta dei ministri delle politiche agricole (Mario Catania), per i beni culturali (Lorenzo Ornaghi) e dello sviluppo economico (Corrado Passera),  ha approvato un disegno di legge in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo. Con queste disposizioni si intende garantire l’equilibrio tra i terreni agricoli e le zone edificate o edificabili (ponendo un limite massimo al consumo di suolo e stimolando il riutilizzo delle zone già urbanizzate) e promuovere l’attività agricola che si svolge, o si potrebbe svolgere su di essi, contribuendo alla salvaguardia del territorio, ivi compresa la diminuzione del  rischio di dissesti idrogeologici.


Ecco i punti principali del provvedimento, riassunti nel comunicato finale di Palazzo Chigi:

TERRENI AGRICOLI. Vengono identificati come ”terreni agricoli” tutti quelli che, sulla base degli strumenti urbanistici in vigore, hanno destinazione agricola.



ESTENSIONE MASSIMA TERRENI EDIFICABILI. Si introduce un meccanismo di identificazione, a livello nazionale, dell’estensione massima di terreni agricoli edificabili (ossia di quei terreni la cui destinazione d’uso puo’ essere modificata dagli strumenti urbanistici). Lo scopo e’ quello di garantire uno sviluppo equilibrato dell’assetto territoriale e una ripartizione calibrata tra zone suscettibili di utilizzazione agricola e zone edificate.

DIVIETO DESTINAZIONE USO TERRENI AGRICOLI. Si prevede il divieto di cambiare la destinazione d’uso dei terreni agricoli che hanno usufruito di aiuto di Stato o di aiuti comunitari. Nell’ottica di disincentivare il dissennato consumo di suolo, l’intervento mira a evitare che i terreni che hanno usufruito di misure a sostegno dell’attivita’ agricola subiscano un mutamento di destinazione e siano investiti dal processo di urbanizzazione.

RECUPERO PATRIMONIO EDILIZIO RURALE. Viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio rurale per favorire l’attivita’ di manutenzione, ristrutturazione e restauro degli edifici esistenti.

REGISTRO MIPAAF. Si istituisce un registro presso il Ministero delle politiche agricole al fine di identificare i Comuni interessati, i cui strumenti urbanistici adottati non prevedono l’ampliamento di aree edificabili o un aumento inferiore al limite determinato dalle Regioni, che possono chiedere di essere inseriti.

CONTRIBUTI COSTRUZIONE. Si abroga la norma che consente che i contributi di costruzione siano parzialmente distolti dalla loro naturale finalita’ – consistente nel concorrere alle spese per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria – e siano destinati alla copertura delle spese correnti da parte dell’Ente locale.



DISINCENTIVO ATTIVITA’ EDIFICATORIA. Si abroga inoltre la norma che prevede che una percentuale dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal Testo Unico in materia edilizia sia utilizzata per il finanziamento delle spese correnti dell’ente locale. Il fine e’ quello di disincentivare l’attività edificatoria sul territorio.

La prima lettura del ddl consente di esprimere un sicuro apprezzamento all’operato del Governo, che sta – evidentemente – imparando a fare politica e lo fa nel perseguimento dell’interesse collettivo, per il bene comune.
L’applicazione di queste norme, quando saranno in vigore, potrà – si spera – impedire che il territorio ebolitano, a chiara vocazione agricola, sia devastato da certe operazioni urbanistiche (vedi progetto housing sociale) approvate in modo scellerato dall’amministrazione e dalla sua maggioranza.
Occorre intervenire immediatamente, tutti, indistintamente! Senza guardare ai colori politici, ma coinvolgendo tutta la società civile, ma proprio tutta, perché ne va del nostro futuro, del nostro vivere civile, ma anche della nostra storia e delle nostre tradizioni.
Mobilitiamoci, forse possiamo ancora farcela ad evitare lo scempio.

 


Paolo Polito
Consigliere comunale F.L.I.- Eboli
Circolo Giorgio Almirante

Redazione Eolopress

Leave a Reply