BazArtSalerno, l’arte polimaterica e surreale del serbo Mrdjan Bajic

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Inaugurata a Salerno in due location differenti (museo archeologico provinciale e galleria Paola Verrengia) la mostra “Bring me Back” dell’artista serbo Mrdjan Bajic (nella foto) a cura di Antonello Tolve.

Nato a Belgrado nel 1957 l’artista di fama internazionale espone nella collezione permanente nel museo della Calcografia nazionale a Roma ed ha esposto nei più importanti musei europei di arte moderna e contemporanea tra cui Berlino, Vienna e Barcellona.    

L’esposizione è stata pensata come un unico corpus espositivo e come una grande macchina del tempo che crea interferenze costruttive tra la consistenza del passato e il deterioramento implacabile del contemporaneo.

L’artista con “Bring me Back” presenta un ciclo di nuovi lavori realizzati nell’arco degli ultimi anni (tra il 2011 e il 2018) dove inclinazioni surreali e a tratti metafisiche pongono al centro dell’attenzione tutto il potenziale di una opera d’arte totale.

Ad ispirare il titolo della mostra è l’opera “Bring me Back”, una testa di cavallo in alluminio “allacciata” a un double-decker bus inglese. Il riferimento per Bajic è la testa del Cavallo di Selene, sottratta al Partenone nel XIX sec., e che attualmente è custodita presso il British Museum di Londra. L’intento dell’artista è di immaginare “una situazione utopica postcoloniale” con la restituzione al Partenone della testa del cavallo trasportato dal tipico bus londinese.

 

Redazione Eolopress

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