DemosLAVOROAumenta la povertà tra i giovani, soprattutto al Sud. E’ primato in Europa

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L’esercito dei poveri in Italia è più che raddoppiato in 10 anni, il segno più tangibile della profonda crisi economica esplosa nel 2007. Oggi nel meridione l’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si è attestata al 10,3% mentre nel 2007 era al 5,8% (al Centro è al 5,1% contro il 2,9% del 2007 e al Nord è salita al 5,4% contro il 3,5% di dieci anni fa).

 

Questi dati, diffusi dall’Istat, descrivono non solo un complessivo peggioramento delle condizioni economiche degli italiani, ma anche un mutamento nella mappa anagrafica. Ad essere investiti dalla crisi e a rischio povertà non sono più solo anziani, ma anche e soprattutto giovani.
Dieci anni fa i poveri tra gli over 65 erano il 5,6%, oggi sono il 4,6%. Tra gli under 34 l’incidenza dei poveri assoluti supera invece il 10%, mentre dieci anni la percentuale era appena del 3%.
L’Istat ha inoltre da tempo introdotto anche la classe di età fino a 17 anni, che in tal caso detiene il primato negativo. Tra i giovanissimi infatti i poveri sono il 12,1%, mentre 10 anni il dato era compreso negli under 34. 

La fotografia scattata dall’Istat nell’ultimo rapporto sulla povertà in Italia mostra che le persone in condizioni di povertà assoluta hanno raggiunto la cifra record di oltre 5 milioni. Nel 2007, l’ultimo anno prima della crisi, erano appena 2,4 milioni.
A livello geografico il peggioramento è stato piuttosto omogeneo anche se il Sud continua a mostrare i valori più elevati.  

Redazione Eolopress

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