LAVOROCongresso Uil Fpl Salerno: focus sulle vertenze in provincia

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La Uil Fpl Salerno, oggi impegnata nei lavori per il quinto congresso generale di categoria in provincia di Salerno in corso presso il Grand Hotel di Salerno, ha evidenziato quante ancora siano le vertenze in sospeso che “attanagliano enti locali e sanità” e per il segretario Donato Salvato è il momento di voltare pagina”.


Il segretario generale della Uil Fpl Salerno, ha commentato lo stato di salute delle vertenze salernitane: “purtroppo in questi anni il precariato ha impoverito i diritti e i doveri di chi prova a operare in onestà e legalità. Anche se qualcuno parla di crisi passata, i livelli di occupazione non sono più solidi come un tempo. La dimostrazione arriva dalla Provincia, un Ente svuotato nonostante la riforma costituzionale non sia passata. Stiamo ancora aspettando il trasferimento di alcuni dipendenti. Infine, preoccupa anche il Consorzio farmaceutico intercomunale, passato da contratto privato a pubblico e che vede alcune sedi ridimensionate. Questi saranno i temi su cui dovremo fare quadrato da dopo il congresso, oltre al rinnovo del contratto nazionale di lavoro negli Enti locali e nella sanità pubblica”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Giuseppe Russo, Lorenzo Conte e Antonio Malangone.
Da un anno abbiamo chiesto l’installazione di alcuni marcatempo nelle sedi distaccate del Cilento”, ha detto il segretario Giuseppe Russo. “E’ stata fatta anche una previsione di spesa di circa 7mila euro. Nonostante questo, nulla si è mosso. Oggi un operatore della Provincia è costretto a farsi 80 chilometri al giorno, andata e ritorno, per timbrare il badge. Una situazione paradossale che dà la misura di quello che siamo costretti a sopportare”.

Infine, ampio focus sul momento attuale della sanità accreditata nel Salernitano. “Rivendichiamo la salvaguardia dei posti di lavoro e dell’equilibrio del sistema sanitario provinciale”, ha detto il segretario Antonio Malangone. “Tutto, ovviamente, passa dalla regolarità dei pagamenti degli stipendi, elemento imprescindibile. Ci sono arretrati contrattuali che ormai hanno raggiunto i dieci anni di attesa. Ovviamente i casi positivi ci sono e vanno evidenziati, ma non ci si può nascondere solo dietro alle belle storie che, purtroppo, sono sempre più rare. Le istituzioni devono lavorare sul famoso tetto di spesa, perché è assurdo che a settembre di ogni anno l’utenza sia costretta a pagare farmaci e analisi che per legge dovrebbero essere garantite. Altrimenti succede sempre la stessa cosa: chi ha soldi si cura e chi non li ha è costretto a morire e gioca con il destino”.

Redazione Eolopress

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