SaluteAnche le farmacie a sostegno dei malati di cancro

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Una pluralità di fattori (incidenza epidemiologica, deospedalizzazione del paziente oncologico, la distribuzione per conto che riguarda già diverse terapie antitumorali), coinvolgono sempre più il farmacista nella supporto al paziente oncologico, le cui cure rappresentano una voce di grande rilevanza di costo per il SSN (superiore ad 8 mld/anno).

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FarmacistaPiù 2016, il congresso annuale dei farmacisti italiani, promosso da Fofi e Fondazione Cannavò, organizzato da Edra Spa e sostenuto da quest’anno da Utifar, intende stimolare un dibattito su questo tema di grande attuale con il primo convegno sulla “Farmacia oncologica”, patrocinato da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), volto ad accrescere la competenza del farmacista nel supporto al paziente oncologico.

“Crediamo” – spiega Claudio Verusio, direttore SC Oncologia Medica presso ASST della Valle Olona – “nel farmacista e crediamo che debba apprendere i nuovi meccanismi di azione, per rappresentare un valido supporto al paziente oncologico nell’individuazione e nella gestione degli effetti collaterali, spesso imprevedibili e sottovalutati. Questo convegno sarà molto utile nel porre in evidenza la necessità di creare la figura della farmacia e del farmacista specializzato verso le terapie oncologiche”.

“Dal convegno scaturirà un’innovativa procedura di Certificazione nazionale per il riconoscimento della farmacia oncologica, un approccio serio e rigoroso per qualificare il ruolo del farmacista. La formazione e la certificazione sono essenziali, commenta Elena Penazzi – giornalista e farmacista – il ruolo del farmacista territoriale è di fondamentale importanza per andare a riempire un vuoto assistenziale”.

“Deve svilupparsi spiega Elisabetta Rossin responsabile Ufa ed esperta in Farmacologia e Farmacia Ospedaliera – una crescente interazione tra farmacista ospedaliero e territoriale poiché il farmacista è frequentemente l’ultimo professionista che interagisce col paziente prima che il farmaco venga dispensato. Assume quindi, un ruolo fondamentale nella gestione del paziente su aderenza terapeutica, alimentazione e rischi di interazioni farmacologiche, benessere psichico e oncologia estetica.

Rachele Aspesi, – farmacista e dietista, Segretario dell’Ordine di Varese – aggiunge “l’importanza dell’alimentazione assunta durante il trattamento con farmaci oncologici cheviene spesso sottovalutata, pertanto il paziente rischia di essere isolato nei confronti di un altro tema così delicato”.

Troviamo traccia della stessa sensibilità nelle parole di Lara Bellarditapsicologa e psicoterapeuta – “i familiari fanno ancor più fatica dei pazienti stessi ad affrontare e gestire la propria sofferenza, e quando questo succede l’impatto sul percorso di cura del paziente può farsi sentire. Il farmacista può essere visto come un volto amico e competente che diventa un riferimento anche per i familiari”.
Di grande supporto è stata l’esperienza di Angela NovielloDirettore Italia e coordinatore Europa di OTI Oncology Training International e presidente di Isfoe International Society for Oncology Esthetics – per aver partecipato a “Salute allo Specchio”, “un percorso dedicato a tutte le donne in cura al reparto di Oncologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, nato per ritrovare il sorriso e fiducia in se stessi”.

L’autostima e la riappropriazione del proprio corpo sono idee condivise anche da Chiara Boschieri – esperta in oncologia estetica – secondo la quale “il prodotto cosmetico aiuta il paziente oncologico nel prendersi cura di sé, della propria persona, della propria immagine, migliorandone la percezione”.

Anche la conoscenza delle interazioni tra farmaci è indispensabile per evitare spiacevoli situazioni che si possono verificare durante la co-somministrazione di farmaci e farmaci antitumorali, erbe medicinali o prodotti omeopatici” aggiunge Paolo Vintanifarmacista, vice presidente Federfarma Milano “La coraggiosa sfida che intraprende FarmacistaPiù 2016 sviluppando la basi culturali e metodologiche della Farmacia Oncologica è una risposta concreta ai nuovi modelli di pharmaceutical care che nobilitano il farmacista da dispensatore del farmaco ad educatore e consulente di salute”. 

cs

Redazione Eolopress

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